L'inflazione morde i beni alimentari, e così il vino. Il punto di vista del gruppo Argea, più grande player italiano nel settore (con Botter in Veneto, Mondodelvino, Cuvage, Poderi dal Nespoli e Zaccagnini), con le parole di Massimo Romani: “Oltre al calo della domanda c’è anche un overstock di magazzini che ha creato rallentamenti nella distribuzione”. Intanto però “la situazione degli approvvigionamenti e della logistica si è normalizzata”. Sui mercati e i canali: “C’è l'incognita della Cina e la sofferenza dei vini rossi negli Usa. Il canale On trade va meglio dell'Off trade, mentre l'e-commerce ha avuto un calo dopo il boom durante la pandemia”
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