Villa Aretusi – via Aretusi 5, Bologna (BO)
A sovrintendere la ristorazione, dal ristorante gastronomico all’ottima trattoria al pianterreno, c’è un bravissimo cuoco ligure, originario di Sarzana. Alessandro Panichi è un professionista rodato che fin da piccolo non ha mai abbandonato la sua enorme passione per la cucina. Esperienze importanti, a partire da quella con il maestro Gualtiero Marchesi all’Albereta in Franciacorta, a Bologna arriva come secondo di Guido Haverkock all’Hotel Ai Portici.
Il suo stile è riconoscibile, originale ma soprattutto Panichi utilizza la tecnica mirando alla soddisfazione pura del gusto. Ecco allora che si può iniziare con la piacevolezza delle rane fritte accompagnate da aglio nero, dragoncello e cavolfiore, per proseguire con l’intensità del rognone di vitello con whisky, katsuobushi e cavolo nero. Se vale la pena assaggiare il risotto alla rucola con lumache brasate e salsa all’aglio dolce, sono notevoli gli spaghetti finiti in sala alla lampada idratata alle noci con pane fritto, mela verde, foie gras e tartufo nero, omaggio a un grande come Davide Scabin. Buonissimo tra i secondi il piccione con sedano rapa candito, salsa ai ricci e cioccolato bianco. Carta dei vini ben articolata e servizio di alto rango curato da Giuseppe Sportelli. Menu a 55, 60 o 80 euro, sui 70 alla carta.