La società del colosso della logistica, con l'ok della Procura di Milano, è pronta a versare la stessa cifra sequestrata il 14 dicembre scorso, corrispettivo di una presunta evasione sull'Iva tra il 2017 e il 2022. La frode fiscale era stata commessa attraverso fatture per operazioni inesistenti e la stipula di fittizi contratti di appalto di manodopera. I rapporti di lavoro con Ups venivano ‘schermati’ da società ‘filtro’ che a loro si volta si rivolgevano a cooperative ‘serbatoio’
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