L’azienda metalmeccanica, specializzata in componentistica per gruppi dell’automotive, ha fatto un passo indietro ritirando i 72 esuberi annunciati la scorsa settimana, a causa della perdita di quote sui mercati esteri, che generavano circa il 90% del suo fatturato (48 mln nel ’23). Dal tavolo in Regione è stato raggiunto l’accordo per non avviare la procedura di licenziamento attivando la cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) per 12 mesi. Colla: “Situazione difficile, ma non irrisolvibile”
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