"Una giornata che non dobbiamo esitare a definire storica". Così Stefano Bonaccini a margine del taglio del nastro del supercomputer che genererà il 20% della potenza di calcolo europea e l'80% di quella italiana. La sua capacità sarà equamente divisa tra università ed enti di ricerca italiani ed esteri, ma uno spazio importante lo avranno anche i privati. Come la lombarda Dompé farmaceutici, prima azienda a firmare un accordo operativo con Leonardo
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