La banca l'aveva presentato per fare chiarezza sugli obblighi imposti dalla Bce sulla riduzione delle sue attività in Russia. La decisione di oggi fa seguito ad alcuni chiarimenti ricevuti dalla Banca Centrale, ritenuti dal gruppo “sufficienti a confermare l’adeguatezza di una parte delle misure già previste a soddisfare le richieste della Bce”
Intervistato su "Restart" di Rai3, esprime la speranza che le promesse sul salario minimo si traducano in azioni concrete contro la povertà. Nel contesto della crisi migratoria apprezza il lavoro della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza nel soccorrere chi è in pericolo in mare. Sulla situazione in Ucraina, Zuppi sostiene la necessità di "soluzioni pacifiche basate sul dialogo"
Durante le celebrazioni dell'occasione del 145esimo anniversario l’azienda di Parma esclude il ritorno alla tanto avversata materia prima. La guerra in Ucraina impatta pesantemente sulle forniture, ma i contratti a medio termine e le scorte coprono fin qui il fabbisogno. Il passaggio all'inizio sarà probabilmente all'olio d'oliva, anche se “le valutazioni sono ancora in corso”
Le città ucraine hanno bisogno della donazione di alcuni materiali e apparecchiature per mettere in sicurezza opere d’arte di inestimabile valore. Da questa esigenza nasce il progetto del professor Lucio Gomiero, "SaveUkraineArt22", in squadra con molti imprenditori e personalità. Tra i tanti: Carlo Bagnoli, Alberto Baban e la Fondazione Musei Civici di Venezia. Contribuisce anche Italypost
Gli sviluppi della guerra Russia-Ucraina ancora protagonisti del sell-off generale che oggi, 4 marzo, si è abbattuto sui listini Europei. Nel mirino dei venditori principalmente banche e automotive. Unicredit chiude a –14,5%, ma la peggiore è Telecom che crolla del 16% (dopo l'uscita dei conti e del piano). La compagnia bolognese Unipol cede l’8%. Continuano a volare le materie prime, con il gas che nella giornata ha sfondato i 200 euro
Unioncamere E-R comunica come il conflitto tra Russia e Ucraina "porterà effetti negativi a migliaia di aziende regionali che hanno rapporti di internazionalizzazione con società dei due Paesi coinvolti e mette a rischio il 3% delle esportazioni regionali". L'export verso i due Stati vale infatti 2 mld e oltre 6 mila imprese hanno prodotti in quei mercati
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