Il gruppo milanese della componentistica per l’automotive ha registrato una flessione dei ricavi a 766,7 mln, “a causa della contrazione mondiale della produzione di auto”. Cresce l’Ebitda a 96,7 mln (+14,6%) e l’utile (149,5 mln contro i 45,8 mln del ‘23), grazie alla cessione della divisione Filtrazione. L’azienda aveva subito un contraccolpo in Borsa a luglio (-14%) a causa delle dimissioni dell’ad Sipahi, ma oggi chiude in aumento (+4,38%, 2,145 euro per azione)
Prima il titolo non fa prezzo, poi viene ammesso alle contrattazioni con un +31%: è l’effetto dell’annuncio di venerdì (fatto a Borsa chiusa) della cessione a un fondo statunitense della business unit filtrazione per 330 mln, con una plusvalenza di circa 130 mln. Nella stessa occasione l’azienda produttrice di componenti per autoveicoli aveva reso noto di aver chiuso il ’23 con ricavi oltre gli 1,6 mld (+9%), un utile quasi raddoppiato a 58 mln e l’indebitamento in calo. L’operazione si riflette anche sulla controllante Cir, che guadagna l'8,7% alla chiusura di Piazza Affari
La società attiva nella produzione di componenti per autoveicoli, con sede a Milano, ha registrato al 30 settembre ‘23 un fatturato pari a 1,25 mld, “grazie all'aumento del 7,1% dei volumi di produzione e del 3,4% dei prezzi di vendita”. Bene anche gli altri indicatori, con l'utile netto pari a 45,8 mln (+39%), e l’indebitamento netto a 192,7 mln (219,7 al 30 settembre 2022). Il gruppo: “Si prevede di chiudere l’anno con una crescita dei ricavi superiore al 5% e un aumento della redditività”
Il gruppo, con sede legale e operativa a Milano e sedi nel bresciano, leader nella componentistica originale per l’industria automobilistica, vede migliorare anche l'ebitda del 5% a 151,3 mln, mentre l'ebit è pari a 62,3 mln (5,3% del fatturato). Nel solo terzo trimestre, poi, i ricavi risultano pari a 409,6 mln, l'Ebitda a 51,5 mln e l'utile netto è stato pari a 12,2 mln. La società sottolinea che per fine anno "si attendono risultati almeno in linea con quelli del 2021"
Rispetto al 2019 il fatturato dell'azienda, specializzata in componentistica per autoveicoli, si colloca a -8,3%, a fronte del -14,1% della produzione di automobili a livello mondiale. L’utile netto è tornato positivo, a fronte della perdita di 35,1 mln nel 2020. L’Ebitda ammonta a 192,5 mln di euro, superiore sia ai 137 mln del 2020 che ai 175 mln del 2019. L’indebitamento finanziario netto è pari a 258,2 mln di euro, in riduzione rispetto al 2020 (291,3 mln)
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