Il buon avvio della stagione dei saldi in Emilia Romagna emerge dai dati di un'indagine di Confesercente. Il 41% delle imprese ha mantenuto le vendite al livello dell'anno precedente, con il 25% che ha registrato un aumento degli utili. Nonostante il 34% delle aziende abbia sperimentato un rallentamento, il 63.3% ha applicato uno sconto medio del 30%, generando scontrini vicini ai 100 euro
Secondo il sondaggio condotto su imprese associate a Federazione Moda Italia-Confcommercio, il 58% delle imprese ha registrato valori delle vendite stabili (24%) o in crescita (34%), mentre il restante 42% ha riscontrato un calo. Questa situazione è in linea con le previsioni di aumento dei costi e dei tassi di interesse dovuto all'impennata dell'inflazione
Così riporta la consueta indagine di Federconsumatori. I rincari e l’elevato costo delle vacanze influiranno negativamente sulla stagione dei saldi. D’altra parte una fetta comunque cospicua di cittadini ne approfitterà per effettuare le spese necessarie. Nelle grandi città la spesa media sarà intorno ai 149 euro a famiglia, la stessa dell’anno passato
In molte regioni italiane prenderanno il via domani, sabato 2 luglio, i saldi estivi. In media una famiglia spenderà tra i 150 e i 270 euro per acquistare prodotti in saldo. Secondo Confcommercio il valore complessivo del giro d'affari si attesterà a 3,1 mld di euro, sebbene, le famiglie quest'anno si trovino in una situazione di forte difficoltà per l'aumento dell'inflazione
Caro bollette, mancanza di materie prime e inflazione si sommano agli effetti della pandemia e contribuiscono a formare la “tempesta perfetta” abbattutasi sul settore della moda e del commercio in generale in Emilia-Romagna. Il questionario di Federazione Moda Italia Emilia-Romagna, somministrato a 60 commercianti del settore, evidenzia il calo degli incassi
Finalmente una boccata d'ossigeno per i negozi al dettaglio dell'Emilia Romagna, duramente colpiti dalle misure restrittive, ma la concorrenza delle piattaforme digitali richiede normative equilibrate sugli sconti e un patto di filiera. A livello nazionale le vendite però sono deludenti. Secondo Confimprese c'è un calo del 30% rispetto al 2019 e il retail è in crisi di liquidità e a rischio collasso
Il 3 luglio inizieranno gli sconti in regione, che potranno durare al massimo 60 giorni. Secondo la presidente di Cna Spattini, però, “arrivano decisamente troppo in anticipo”, dato che molte attività hanno appena riaperto. Un’idea diversa viene dall’inchiesta portata avanti da Unioncamere per cui, sebbene negli ultimi mesi i dati siano stati negativi, le aspettative future sono buone
In tutte le regioni il primo sabato del mese rappresenterà l’inizio degli sconti estivi. La stima dell’associazione dei commercianti è che ogni famiglia spenderà circa 171 euro, dando così slancio alla ripresa degli esercizi. Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia: “Ci aspettiamo consumi in crescita. Bene tornare a comprare dal vivo e non solo sul web”. Un vademecum per i clienti
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