Alla vigilia della riapertura delle discoteche questo weekend, ci si trova di fronte a due opinioni contrastanti. Alcuni temono per l'incertezza della situazione e sottolineano la loro necessità di programmare a lungo termine. Altri sostengono che sia opportuno riaprire. Ad esempio il proprietario del Frontemare di Rimini dichiara "L'apertura al ballo era attesa da tanto, significa ricominciare a fare bene il nostro lavoro"
Prorogata oggi (21 gennaio) la riapertura delle discoteche, che è ora prevista il 10 febbraio. Tito Pinton, titolare fra gli altri del Muretto di Jesolo, l’Extra Extra di Padova e il Musica diviso fra Riccione e New York: "Bene riaprire a febbraio, ma non si vada oltre, poi le persone desidereranno ballare all'aperto". Ancora delusi i sindacati, dopo l'allarme lanciato da Indino (Silb-Fipe E-R) sui ristori insufficienti erogati al settore
Così ha parlato Gianni Indino, presidente di Silb-Fipe E-R, commentando le ultime misure governative di sostegno al comparto. E ponendo l'accento, oltre che sui costi per i gestori, sul fatto che a Ibiza si stiano già programmando la stagione primaverile e quella estiva. "Mentre qui si calpesta la nostra dignità e non si sa nemmeno cosa accadrà a febbraio"
Il bilancio di questi primi mesi è positivo per quanto riguarda la responsabilità dei gestori di contribuire al contenimento della pandemia, ma le capienze ridotte al 50% non permettono argini economici sufficienti. Per questo il Sindacato dei Locali da Ballo dell’E-R ha richiesto che almeno nel periodo delle festività natalizie si potesse tornare alla piena capienza o che sia concesso un aumento
Lo sfogo del presidente regionale di Silb-Fipe, Indino: "Mentre ovunque si balla senza controlli, i locali dove si potrebbe garantire di farlo in sicurezza restano sprangati". Appello alla Conferenza delle Regioni e al presidente dell'E-R. Immediata la replica di Bonaccini: "Guai dimenticare cosa successe l'estate scorsa. Attenzione, dunque, ma io sono per riaprire a chi è immune"
Le spiagge della sponda occidentale del Lago registrano i primi segnali della ripartenza e prevedono il boom di turisti per metà luglio. Milano è ancora in alto mare, complice la mancanza di fiere ed eventi. Per ora è ancora tutto last minute
Il turismo riprende a salire, è previsto il boom di arrivi per luglio e agosto e già ora si registra +15,3% dei pernottamenti negli hotel. Ma alla preoccupazione sull’effetto-green pass per i flussi esteri, si aggiunge un’altra questione: la mancanza di personale per le strutture ricettive. E il motivo non è solo la carenza di sussidi
A metà tra work e vacation, il trend dell’estate è lo smart working in vacanza. Anche lo sport all’aria aperta sembra andare forte. L’assessore al turismo: “Vogliamo aprire il bonus ristrutturazione 110% anche agli hotel. Dalla regione 10 milioni per sistemare le strade e altri 10 per le località sciistiche dell’Appennino”
Olivato (Villa Zanchi) e Oliosi (Catering Party Lunch): “Il green pass è un problema per gli adulti, restii a comunicare i loro dati agli organizzatori delle cerimonie, e per i bambini ai quali non viene fatto il tampone”. di Pumpo (La Sposa Vispa) più ottimista: “Ci siamo ormai abituati”. Ma lamenta la disattenzione del governo. E a causa di rinvii e annullamenti il settore rischia di dover rimandare la ripresa vera e propria al 2022
Il settore degli eventi privati e delle feste di matrimonio è stato messo a dura prova dalla pandemia. Le proteste dei lavoratori del comparto non sono state ascoltate e adesso, tra lunghi tempi tecnici e strascichi di incertezza, si rischia di non lavorare nemmeno quest’estate: con ricadute su tutto l’indotto, dalla ristorazione al turismo
La "Filiera Eventi Unita" è una realtà associativa nata lo scorso novembre, spinta dalla pandemia, con l’obiettivo di rappresentare in modo trasversale tutto il comparto. Il presidente: "La crisi ha riportato le aziende ai livelli di cinque anni fa. La vera ripartenza sarà nel 2022, ma non è detto che tutte le figure professionali perse saranno recuperate"
Con le nuove regole ristoranti e bar saranno aperti dover chiudere alle 23, via libera alle cerimonie senza limiti di numero, riaprono i centri commerciali nei weekend, parchi a tema e discoteche (non per ballare). Abbandonano la zona gialla anche l'Emilia-Romagna, la provincia di Trento, il Lazio, il Piemonte e la Puglia
Riapriranno tutti, inclusi quelli del gruppo Costa Edutainment che, sulla Riviera romagnola, conta Aquafan, Oltremare, l'Acquario di Cattolica e Italia in miniatura che quest'anno compie 50 anni. Il General Manager Costa Edutainment, Leardini: “I parchi sono un volano fenomenale per l’attrattività della Riviera. È importante che gli hotel sappiano che ci siamo”
Dal 26 aprile sono ripartiti gli spettacoli live, ma con capienze ancora molto limitate. Gli operatori del settore chiedono di “fare come a Barcellona”: in E-R si organizzano eventi-test, mentre manca ancora il via libera del cts all’esperimento nella discoteca milanese. L’Arena di Verona con i suoi 6.000 posti occupabili diventa il primo anfiteatro in europa per capienza
Il presidente ha annunciato l'ordinanza "libera tutti", con l'obiettivo di fornire le "istruzioni per l'uso". Via il coprifuoco alle 23. Intanto è soprattutto il turismo a fremere per la caduta delle ultime restrizioni, in particolare per gli ospiti che vengono dall'estero. Lombardia, Emilia Romagna e Trento dovranno affrontare ancora una settimana di attesa
Dal 26 aprile sono ripartiti gli spettacoli live, ma con capienze ancora molto limitate. Gli operatori del settore chiedono di “fare come a Barcellona”: in E-R si organizzano eventi-test, mentre manca ancora il via libera del cts all’esperimento nella discoteca milanese. L’Arena di Verona con i suoi 6.000 posti occupabili diventa il primo anfiteatro in europa per capienza. L'inchiesta completa sarà disponibile su Cult a partire da sabato 5 giugno
Sempre più zone d'Italia viaggiano verso la zona a minori restrizioni: il Fvg dovrebbe conquistarla dal 1 giugno, il Veneto dal 7 e anche l'E-R e la Lombardia si avvicinano all'obiettivo. La seduta di oggi della Conferenza delle Regioni ha avanzato al governo delle proposte per snellire la ripartenza delle attività economiche e agevolare i turisti sul fronte vaccinale
Da Fedriga a Fontana, passando per i sindaci delle località balneari, l'opinione è che il coprifuoco alle 23, introdotto da mercoledì 19, potesse essere subito abolito. Protestano le categorie rimaste penalizzate (piscine e centri benessere). Al via altre iniziative come il tampone in camera negli hotel
Dopo i dubbi espressi dal presidente di Confindustria Veneto, anche le altre territoriali cercano di fare il punto della situazione: "Serve qualche certezza, Roma si decida". Nuovo hub vaccinale all'Esselunga di Vimercate. Turisti: c'è chi vuole vaccinarli, chi è invece cauto. Centri commerciali verso la riapertura nel prossimo weekend
Governatori del Triveneto, della Lombardia e dell’Emilia-Romagna compatti durante il confronto con i ministri Gelmini e Speranza. “Basta con le zone e con i colori, subito altri parametri. Altrimenti si rischiano nuove assurde chiusure nel bel mezzo dell’estate”. In E-R la riprova: campagna vaccinale fondamentale
Le temperature in salita e il recente allentamento delle regole stanno portando una quantità di clienti inaspettata nei punti vendita di fascia medio/bassa. Tra chi pensa già di ampliare lo staff e chi spera di recuperare le perdite del 2020, domina una visione ottimista del futuro. Maggiore incertezza per gli store di intimo e costumi
Timidi segnali di ripresa, ma, in attesa dei numeri di aprile, la prima trimestrale di settore risente ancora del Covid. Intanto, i nodi da sciogliere sono l'invenduto, il calo della domanda e le fiere, tra una Confcommercio che invoca "aiuti sulla fiscalità" e una Cna che chiede "credito per i produttori e voucher per i clienti"
Dopo il gelido inverno dei consumi durante il lockdown, primavera e zona gialla riportano clienti in massa: un fenomeno evidente in particolare durante i weekend nei centri cittadini del Triveneto, dell’Emilia-Romagna, della Lombardia. Ancora presto per esultare, ma la voglia di spendere c’è. Commercianti divisi tra entusiasmo e prudenza
Le temperature in salita e il recente allentamento delle regole stanno portando una quantità di clienti inaspettata nei punti vendita di fascia medio/bassa. Tra chi pensa già di ampliare lo staff e chi spera di recuperare le perdite del 2020, domina una visione ottimista del futuro. Maggiore incertezza per gli store di intimo e costumi
I paragoni sono difficili da fare. Ma l’impressionante vittoria della destra aperturista in Spagna dovrebbe far riflettere un Pd che si ostina a difendere misure assurde, come la chiusura alle 22. Il rischio è che sotto la cenere covi una rabbia pronta a esplodere nelle urne già a Milano e Bologna
Lo sblocco fa respirare un settore che in regione include 6000 lavoratori e conta 36 mila posti a tavola e 10 mila posti letto. Le strutture, in vista del boom di prenotazioni per la settimana del 1° maggio, garantiscono distanziamento e sicurezza grazie ad ampi spazi all’aperto. Ora il coprifuoco è la vera spina nel fianco
Con la reintroduzione della zona gialla dal 26 aprile è finalmente giunto, anche per il settore culturale, il momento di tornare in attività. Ma pesano ancora le limitazioni: con la capienza delle sale al 50% si strappano meno biglietti, la proroga del coprifuoco influisce sulle programmazioni e il poco anticipo delle comunicazioni rende difficile organizzarsi. Così la data del 26 rischia di creare aspettative facilmente disattese
Fortunato Ortombina, sovrintendente e direttore artistico del Teatro La Fenice di Venezia, commenta le condizioni per la ripartenza: “Ogni momento è prezioso: per questo noi iniziamo il prima possibile. Abbiamo fatto scelte difficili, ma sulle nostre spalle pesa la responsabilità di mantenere viva la cultura per ritornare a dare lavoro a tutti"
Dopo oltre un anno di fermo sembra che finalmente anche il mondo del cinema possa riprendere fiato. Ma c’è un problema: i numeri fissati per la capienza sono troppo stringenti e rischiano di bloccare tutto. Longo: «Se i film non usciranno per evitare il flop, le sale non ne avranno di nuovi da proiettare e la ripartenza dell’intero settore sarà compromessa»
Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Lombardia vedono confermata la possibilità di passare in zona gialla dai dati dell'Iss. Ma dalle Regioni continuano le pressioni, il particolare per rivedere il coprifuoco alle 22 che pregiudicherebbe ristoranti, cinema, teatri e turismo
In Veneto, in Romagna e in Fvg albergatori, ristoratori, addetti alle spiagge implorano il governo: “Pentecoste cade il 23 maggio, guai se si perde l’avvio della stagione con gli ospiti tedeschi”. Impietoso per ora il confronto con i rivali greci, croati, spagnoli, già a un passo dal tutto esaurito. Il nodo vaccini e la richiesta unanime: “Regole certe e comuni per tutti”
Chi lavora sugli arenili veneti sottolinea il nodo-stranieri: “Rappresentano l’80% delle presenze, servono subito le indicazioni base su ingressi in Italia, tamponi, quarantene, passaporti vaccinali”. Nonostante tutto, regna l’entusiasmo: “C’è tanta voglia di mare, all’aria aperta non ci si contagia. Possiamo davvero far ripartire l’economia”
Il rappresentante della Cooperativa stabilimenti balneari di Cesenatico e vicepresidente nazionale di Sib-Confcommercio fa il punto della situazione nelle località romagnole: “Bene le prenotazioni per campeggi, affittacamere e capanni e ombrelloni, più in difficoltà le strutture alberghiere. L’eventuale rigidità del numero chiuso per l’ingresso sugli arenili spaventa tutti”
Da Palazzo Chigi il via libera, ormai imminente, dell’allentamento delle restrizioni, anche in base agli ottimi dati epidemiologici: apertura dei ristoranti con posti all'aperto anche a cena, ripresa degli spettacoli in cinema e teatri, il ritorno della mobilità tra regioni. Vengono così accolte le richieste avanzate da enti locali e categorie economiche. Soddisfazione di Bonaccini
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