Secondo le previsioni di Prometeia per la Camera di commercio locale, il valore aggiunto nel 2024 è atteso a +1,1%, in rallentamento rispetto all'1,5% stimato a luglio. Trainano agricoltura (+3,9%) e costruzioni (+7,3%). Male industria (-1,6%). Export in flessione dello 0,4% a Forlì-Cesena, tiene Rimini
“L'effetto bonus” ha stimolato la crescita del numero di imprese edilizie, ma ora si osserva un rallentamento. Le piccole sono quelle più in sofferenza, e registrano un calo dell’attività del 5,8%, le medie riducono il loro volume d’affari del 3,8%, mentre le grandi imprese registrano un aumento del 6,3%
Secondo il rapporto di Prometeia e Intesa Sanpaolo, gli indicatori di fiducia suggeriscono un quadro incerto, con debolezza degli ordini prevista nel primo semestre del '24. Le esportazioni di beni manufatti hanno contribuito con un aumento del 2.3% a valori correnti, trainate dai mercati asiatici e statunitensi. I consumi interni mostrano debolezza, con cali nelle vendite di beni non durevoli
I dati, elaborati da Prometeia e presentati da Confindustria Ceramica, sono preoccupanti. Sono solo 362 i mln di metri quadrati venduti nel '23 (-19,3% sul '22), mentre la produzione sul mercato interno e l'export calano rispettivamente dell'8,7% e del 22,1% rispetto allo scorso anno. 6mila i dipendenti in cassa integrazione. Incidono anche i tassi di interesse della Bce, mantenuti al 4,5%
I dati previsionali per il 2023 da Prometeia-Unioncamere Emilia-Romagna rilevano un ridimensionamento del valore aggiunto rispetto a quanto previsto lo scorso luglio (+0,7%). Per il 2024, invece, il Pil dovrebbe attestarsi attorno al +0,4%. L'export cala rispetto alla precedente previsione (+1,3%). Differenti sono le previsioni a livello settoriale, in cui si registra la crescita della ricchezza prodotta nelle costruzioni (+1,4%) e nei servizi (+1,7%) e una diminuzione nel manifatturiero (-3,1%) e nell’agricoltura (-5,1%)
L'aumento dei prezzi registra +6% tendenziale nel gennaio-maggio '23. La produzione industriale ha registrato una diminuzione del 3,2% nel periodo gennaio-maggio, andamento contrario a Francia (+1,5%), Germania (+0,9%) e Spagna (+0,9%). Il fatturato corretto per l'inflazione conferma il declino avviatosi nella seconda parte del 2022 (-2,9% nel periodo gennaio-aprile)
Sono tre le condizioni indicate dalla società italiana di consulenza per realizzare questo quadro. Anzitutto il prezzo dell'energia deve rimanere su prezzi molto inferiori ai massimi e in linea con quelli prevalenti ora. Sarà poi necessario rispettare gli obiettivi del Pnrr e utilizzare i risparmi accumulati da famiglie e imprese come 'cuscinetto' contro l'aumento dei prezzi
A dirlo è il presidente Valerio Veronesi commentando il dato che emerge da un'analisi di Prometeia per il sistema camerale regionale. Le previsioni per il 2023 sono meno ottimistiche rispetto al 2022, con una contrazione prevista in tutti i settori inclusa l'edilizia per la quale prima dello stop dei bonus, erano previsti tassi di crescita al 2,2%. Si stima poi un'ulteriore flessione nell'industria (-2,7%)
Dopo la rivisitazione dell'Istat delle stime sul Pil nazionale, anche l’istituto di consulenza e ricerca economica fondato a Bologna ha ritoccato in positivo le previsioni per il 2022 e per il 2023. Questo quanto emerge dal rapporto previsionale di dicembre. Che stima per il ’23 una rapida discesa dell’inflazione al 5,8% (da 8,4% del 2022). Atteso un ribasso anche dei prezzi del gas dalla primavera, seppur più alti rispetto al passato
Secondo “Scenari delle economie locali” di Prometeia elaborati da Unioncamere E-R, la regione resta tra le prime in Italia per la previsione di crescita del Pil, insieme a Veneto e Lombardia, al di sopra delle previsioni nazionali del ‘22 (+3,4%) e anche del ‘23 (+0,1%). A fare da traino in Regione servizi (+4,1%) e costruzioni (+13,8%), che resistono anche nel 2023 (rispettivamente +0,7% e +1,4%)
Secondo le stime della società bolognese quest'anno andrà meglio del prossimo: anche se già dal secondo semestre '22 la crescita rallenterà, si faranno sentire soprattutto nel '23 gli effetti dei rincari e dell'inflazione. A far alzare a Prometeia le stime per l'anno in corso, invece, sono l'andamento superiore alle attese delle attività nella prima parte dell'anno e l'aspettativa che i prezzi dell'energia possano aver toccato i massimi
Da un’elaborazione fatta dalla Unioncamere Emilia-Romagna su dati Prometeia, l'economia regionale chiuderà l'anno con un Pil in aumento del 2,4%: crescita zero del valore aggiunto per l'industria. Perdita di 1,7 punti percentuali nel confronto con tre mesi prima. A essere penalizzata è l'industria ceramica dipendente dall'importazione di materie prime dall'Ucraina
Sullo sfondo del +6,9% del Pil del 2021 e del +4,1% atteso entro un anno, sia la produzione sia gli investimenti (+18,6%) e le esportazioni (+12,5%) saranno presto migliori dei dati pre-crisi. Ma il 2022, fra prezzi in ascesa e consumi che non decollano, sarà un anno delicato soprattutto per l'occupazione. E per l'industria che ha trainato il rimbalzo
Il dato saliente, nel 2021 dell'economia modenese, è quello di un valore aggiunto in crescita del 9,7% anno su anno. Al di sopra, dunque, delle medie regionale e nazionale e destinato a rimanervi anche nel 2022 (+5,2%). Questo grazie soprattutto alla rinascita dell'edilizia (+17,1%) e al balzo dell'export (+17,2%), mentre non corrono altrettanto forte l'occupazione e i consumi
Dai dati illustrati da Prometeia, il Pil crescerà del 6,5% quest'anno e del 3,8% nel 2022. E se i flussi di import ed export continueranno a registrare risultati positivi, il mercato interno faticherà a stare dietro alla corsa della bilancia commerciale. Con lo spettro della sovrapproduzione in agguato
Confindustria Emilia e Prometeia mettono a punto uno strumento digitale a disposizione delle aziende associate: le aiuterà a orientarsi in un mercato sottoposto a impressionanti sbalzi tariffari quotidiani. Le previsioni sull'andamento e sulle tendenze delle quotazioni internazionali si basa su oltre 70 input produttivi che alimentano l’industria territoriale
I dati della ricerca Prometeia: la ripresa lungo la Via Emilia è in vantaggio rispetto sia a quella dell'Italia sia a quella delle regioni più produttive d'Europa. Exploit grazie al recupero di edilizia e industria e a investimenti ed export in ascesa (+18,2% e +13,4%). Risultato eccellente nonostante le difficoltà di reperimento di materie prime e la cronica carenza di personale qualificato
Secondo i dati elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio, la provincia modenese presenterà l’incremento maggiore a livello regionale sia nel 2021 (+7,4%) sia nel 2022 (+4,6%) e si prevede un raggiungimento dei valori pre-pandemia già nel 2021. Per quanto riguarda i settori di attività, l'industria mostra una ripresa decisa nel 2021 (+11,3%) e nel 2022 (+3,8%)
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