Il gruppo del lusso milanese chiude i primi tre trimestri con ricavi su del 18%. Le vendite retail hanno raggiunto i 3,42 mld, con Prada in crescita del 4% e Miu Miu del 97%. Non sono stati resi noti altri indicatori economici. Mercato principale Asia Pacifico (1,13 mld, +12%), seguito da Europa (1,08 mld, +18%), Americhe (576 mln, +8%), Giappone (466 mln) e Medio Oriente 154 mln, +24%)
Il gruppo milanese della moda archivia i primi sei mesi ‘24 con Ebit a 575 mln (+17,1%) e utile netto a 383 mln (+25%). La Pfn registra debiti per 265 mln rispetto ai 197 mln del 2023. L’area di maggior crescita è il Giappone (+55%). Il ceo Guerra: “Il 14esimo trimestre consecutivo di crescita. Ora a Miu Miu più investimenti di persone e di negozi”
La maison di moda ha messo a segno una crescita a doppia cifra su tutti i principali parametri economico finanziari nello scorso anno. Tocca i 3,8 mld il margine lordo (+15%) e l’utile netto si porta a 671 mln (+44%). Migliora l’indebitamento, da 535 mln a 197 mln. A trainare i ricavi è, a livello geografico, l’Asia e, quanto ai canali, il retail (4,2 mld, +17% annuo). Su quest’ambito il Gruppo investirà 1 mld nei prossimi cinque anni. L’ad Andrea Guerra: “Vogliamo continuare a battere la media di mercato”. Il presidente e amministratore esecutivo Patrizio Bertelli: “L’e-commerce non annullerà la necessità dell’esperienza nei negozi fisici”
La maison del gruppo milanese del lusso Prada ha siglato un accordo pluriennale di licenza con il colosso francese della cosmesi da 41 mld di ricavi nel ‘23 per la creazione, lo sviluppo e la distribuzione dei propri prodotti di bellezza. Il lancio delle prime fragranze è previsto per il ’25. La Ceo di Miu Miu, Benedetta Petruzzo: “Questo nuovo capitolo ci aiuterà a sostenere la crescita del marchio e contribuirà a sviluppare ulteriormente il nostro potenziale in questa categoria”
Secondo l’indiscrezione riportata da Il Giornale, le trattative per l’acquisto della maison di moda sarebbero a buon punto con un fondo di private equity inglese collegato alla famiglia Wertheimer, già proprietaria di Chanel. Scettici gli analisti secondo i quali Prada ha una capitalizzazione di circa 12 mld: “Forse si riferisce a una minoranza nella holding di famiglia (che controlla l'80% del capitale) o ad un'ipotesi di delisting col supporto dello stesso private equity", ma "la famiglia è sempre sembrata poco propensa a vendere quote del capitale". Intanto il titolo di Prada a Hong Kong guadagna il 5,21% a 5,08 euro
Il gruppo milanese dell’alta moda chiude il primo semestre dell’anno registrando un Ebit pari a 491 mln (+61%). Il margine lordo è salito del 21% a 1,47 mld e l'Ebit adjusted si è attestato a 491 mln (+49%). La crescita è stata a doppia cifra in tutte le geografie, escluse le Americhe. Il presidente Bertelli: “Risultati solidi garantiti, ma dobbiamo rimanere attenti e pronti ad affrontare differenti scenari macroeconomici. I nostri marchi confermano di avere un grande potenziale di crescita". L’ad Guerra: "La profittabilità è migliorata anche continuando ad investire. Nel lungo periodo massimo focus sulla produttività del canale retail. Siamo ben equipaggiati per un altro semestre di successo"
Il gruppo della moda registra un aumento del 41% rispetto al 2020, anno che aveva però subito un forte impatto con la pandemia. Ma il risultato risulta in crescita anche rispetto al 2019 (+8%). L'ad Bertelli: "Anno ricco di sfide, ma abbiamo dimostrato prontezza e rapidità nel rispondere alle esigenze del mercato"
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