Presentato oggi, il documento di pianificazione degli interventi su 47 porti italiani di 14 regioni dà conto delle rivoluzioni che investiranno anche gli scali veneti, giuliani e romagnoli. Tra elettrificazione delle banchine, intermodalità, approfondimento dei canali, efficientamenti e messe in sicurezza di opere esistenti e terminal nuovi di zecca. E che contano 7 cantieri a Venezia, 5 a Trieste (uno dei quali toccherà anche Monfalcone), 2 a Ravenna e 1 a Rovigo
A dare l'annuncio i vertici delle due autorità portuali, Zeno d'Agostino e Boštjan Pavlič, nell’ambito di un dibattito al Trieste Next. La società comune (ciascuno avrà il 50%) sarà destinata alla gestione delle politiche energetiche: dal fotovoltaico all’eolico off shore fino alle correnti sottomarine. “Entro l'anno porteremo al nostro cda l’accordo per l’approvazione”, ha commentato Pavlič
I fondi stanziati per la pulizia e l'illuminazione rimangono gli stessi rispetto all'anno precedente, nell'area portuale di cinque città: Cattolica, Cesenatico, Comacchio, Goro e Rimini. La giunta regionale dichiara che i fondi saranno utilizzati anche per la messa in sicurezza, in aggiunta all'intervento di risorse nazionali che si augura saranno permanenti per i prossimi anni
È quanto è emerso nel corso dell’evento “Muovere le merci: le soluzioni sostenibili”, tenutosi nella giornata di ieri nel corso del Festival della Green Economy di Parma. Il panel ha visto l’intervento di operatori del trasporto via terra, di autorità portuali e dell’azienda Barilla. Rendere il trasporto logistico più green non sarà un processo semplice, ma questi attori cercano di farlo con soluzioni di medio periodo e uno sguardo proiettato al futuro e all’innovazione
La rete logistica intermodale dell’Emilia-Romagna, nata nel 2018, è stata presentata nella giornata di oggi 9 giugno nella città che ospita il porto più grande d'Europa per volumi di merci movimentate. L’assessore Corsini: “Facciamo crescere la nostra rete logistica e la rendiamo sempre più attrattiva, competitiva e sostenibile. Presto una nuova legge”
Cresce ancora il trasporto marittimo mondiale in termini di tonnellaggio: +3,4% le stime per il 2022, con la flotta navale che aumenta del +2,9%. Per l'Italia ancora elevata la "dipendenza" dal mare del commercio internazionale: un terzo dell'import-export avviene via nave. Dopo il calo del 2020 (-17%), i primi 6 mesi del 2021 mostrano segnali di miglioramento, con un +33%
Lo scalo marittimo, fondamentale per l’industria friulana, risulta perennemente colpito da limitazioni che ne danneggiano l’operatività: a partire dal divieto di ingresso per le navi ad alto tonnellaggio, dirottate in altri scali, che causano perdite da 1 mln di tonnellate di merci annue. Una situazione di stallo che cambierà solo quando la Procura di Gorizia dissequestrerà il tratto chiuso per incompatibilità ambientali
Cinque le linee di azione illustrate dal presidente dell'Authority del mare Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio: nuovo modello operativo, infrastrutture in banchina e nel retroscalo, transizione energetica, sicurezza e rapporto con la città. Focus su Porto Marghera e Chioggia. Previsti traffici merci in costante crescita fino al 2024, in sofferenza le crociere
I porti aderenti al Napa, (Venezia, Chioggia, Trieste, Capodistria, Ravenna e Fiume) hanno siglato un accordo che consentirà di mettere in valore le potenzialità e la specificità di tutti gli scali. Guarda anche allo snellimento delle procedure portuali. Si pongono le basi per la creazione di un sistema con l’obiettivo di realizzare dei porti smart, green e sempre più interconnessi
La regione potenzialmente può diventare nodo logistico di riferimento europeo: ferrovie e porti sembrano sulla buona strada, ma gli scali aerei restano esclusi dalle misure. Marchi (Save): “Penalizzati con la scusa della poca sostenibilità”. Il tema delle infrastrutture trivenete di fronte alla sfida dei fondi comunitari era il focus di un evento promosso da Confindustria Veneto
Durante l’ultima riunione dell’associazione NAPA, i porti di Venezia e Chioggia, i Porti di Trieste e Monfalcone, il Porto di Ravenna, il Porto di Koper e il Porto di Rijeka hanno confermato la volontà di proseguire il reciproco impegno lungo la rotta della cooperazione e della collaborazione internazionale al fine di affrontare le difficoltà dell’attuale contesto economico
Ai Comuni, gestori degli scali regionali, è destinato un finanziamento per spese relative a illuminazione, pulizia, cura dei segnalamenti ottici per la navigazione, segnaletica stradale e verde pubblico. Perplessa la Lega, con Michele Facci che sottolinea come "il provvedimento destina risorse senza coprire le spese ordinarie e straordinarie, come prevede la legge"
Migliaia di manifestanti assieme a 400 portuali, che però non impediscono il passaggio di dipendenti e camion. Il leader dei ribelli: “Qui fino al 31 dicembre se il governo non ritira il decreto”. Solidarietà dalle piazze di tutta Italia. Imbarazzo per l’appoggio di CasaPound. Terminalisti, sindacati e categorie economiche: “Vince il buon senso, blocco evitato”. Si tratta per chiudere la vicenda
I "dissidenti" perdono forza: Cgil, Cisl , Uil e Ugl si smarcano. Frattura tra le anime del movimento: c'è chi vuole una mediazione e chi è pronto a immolarsi. Non mancano comunque gli irremovibili, che annunciano: "Avanti come previsto, tutto il resto è fake news". Il presidente dell'Authority: "Serve un segnale da chi ha buon senso". Palazzo Chigi snobba la richiesta di slittamento dell’obbligo
I camalli ribelli confermano lo sciopero a oltranza da venerdì. Il presidente D’Agostino: “Dimissioni pronte”. Loro rispondono: “Non lotta con noi? Grazie, arrivederci”. Il leader della rivolta convinto di poter esportare lo stop a Genova, Gioia Tauro, Livorno, ma fioccano le smentite da parte delle Authority. Fedriga predica il dialogo. I terminalisti: “In una settimana bruciamo anni di lavoro, diecimila famiglie in ginocchio per la follia di pochi”
Bene soprattutto Trieste (che ha il primato italiano grazie soprattutto al petrolio dell’Oleodotto transalpino ma che punta a sviluppare alla grande la movimentazione dei container scommettendo sulle infrastrutture ferroviarie) e Ravenna, tiene Venezia. Sullo scalo giuliano incombe però l’incubo dello sciopero a oltranza causa green pass: per gli operatori i danni sono già iniziati ai soli proclami
Intesa San Paolo sigla un accordo con Santa Marta nell'ambito di un programma a sostegno delle Pmi "per incentivare gli investimenti in innovazione, sostenibilità e filiera". Supporto importante in vista dei grandi lavori da eseguire sulle banchine di Porto Marghera che dovranno ospitare le navi da crociera. Le Compagnie chiedono la consegna non oltre la primavera 2022
Sbagliato pensare che esistano scorciatoie per ottenere i finanziamenti previsti dai piani europei di rilancio post-pandemia. Chi tenterà di aggirare le norme sulla concorrenza e il divieto sugli aiuti di Stato potrebbe anche dover restituire gli eventuali anticipi ricevuti. Discorso che vale egualmente per ferrovie, porti, aeroporti interporti e autostrade
La copertina di National Geographics è la ciliegina sulla torta per una città che si sente (e forse è davvero) sulla cresta dell’onda. Dal Porto vecchio ai nuovi alberghi, alle banchine contese dagli investitori stranieri: dilaga l’esaltazione senza contrappeso. Le imminenti comunali? Quasi un inutile fastidio. Gongola chi approfitta della distrazione generale: storie di treni che passano e non torneranno più
Nel corso degli anni realizzata sul territorio una serie di buoni interventi per eliminare varie strozzature. Ma non c'è collegamento tra un'opera e l'altra, a differenza di quanto avviene invece in scali concorrenti. La prima vittima? Il porto di Venezia, ostaggio della mancanza di un sistema
Dal decreto Grandi navi all’Alta velocità ferroviaria, alla Pedemontana: ogni pezzetto di territorio pensa a sé, infischiandosene della visione d’assieme. La Regione latita nella sintesi e la politica non dà una mano. Una chance dal cambio al vertice dell’Autorità portuale: al neo-presidente Di Blasio il difficile compito di pensare in grande e fare sistema
Il dibattito sull'accessibilità in laguna e sull'off shore si catalizza tutto attorno alle Grandi Navi, quando invece il 90% del traffico marittimo è determinato dal commerciale. I nodi sono il Mose e una Regione che non vuol prendersi alcuna responsabilità
L’Authority romagnola ha pubblicato un bando per la concessione del servizio di assistenza passeggeri e di stazione marittima. È prevista la realizzazione di un approdo con dotazioni dedicate che si svilupperà su un’area di 10 mila mq: investimento da 221 milioni di euro. La sostenibilità ambientale è il punto qualificante e fiore all’occhiello del progetto
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