La nuova sede operativa, all'interno della Terza Torre della Regione, dovrà garantire un esercizio più vicino alle necessità delle singole realtà territoriali. L’AdbPo, che ha sede centrale nello storico Palazzo delle Acque a Parma, opera sui bacini idrografici con azioni di difesa del suolo e del sottosuolo, tutela, monitoraggio e risanamento delle acque
Per l’Osservatorio Anbi “al Nord la crisi idrica è endemica” e lo dimostra lo stato del Po, che nonostante le piogge rimane in secca. La situazione è tanto più critica per il fatto che condiziona il settore agroalimentare della principale food valley italiana: per Coldiretti, infatti, la scarsità di acqua mette a rischio il 33% del cibo ‘Made in Italy’ prodotto in Pianura Padana
Interventi immediati come turni per annaffiamenti e irrigazioni di soccorso per salvare le produzioni in campo e poi interventi sulle infrastrutture idriche come una rete di nuovi bacini e invasi per l'accumulo e lo stoccaggio di acqua piovana: queste le richieste del Consorzio italiano agricoltori. I danni complessivi sono destinati a superare il miliardo di euro
Dopo il crollo precipitazioni e le temperature in aumento il rischio è la copertura dei fabbisogni del bacino padano: la disponibilità d'acqua attuale non potrà colmare i fabbisogni della prima parte dell'estate. L'osservatorio del Po: "Soffrono anche i Grandi laghi e la situazione non potrà che peggiorare perché l'avanzare della primavera impedisce una ricarica della risorsa"
Persiste la secca invernale del Po: tra gennaio e febbraio la diminuzione delle portate è stata del 34%. Adbpo-Mite: “La più grave degli ultimi 30 anni, 60 giorni senza pioggia significativa in molte aree del distretto”. Le piogge che hanno interessato le regioni del nord sono state provvidenziali, ma la breve durata potrebbe solo lenire il perdurante deficit idrico
La siccità è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura, con danni stimati di oltre un miliardo di euro. I corsi d’acqua del nord stanno vivendo una situazione di sofferenza, aggravata dall’assenza di precipitazioni significative. In molte zone non piove da mesi ed è scattato addirittura l’allarme incendi. Un situazione che mette a rischio tutte le coltivazioni
Via libera in regione ai nuovi lavori per il territorio e in particolare per la difesa dei fiumi: tra gli interventi previsti argini più alti e più sicuri nel territorio. “Si tratta di risorse fondamentali” spiega l’assessore regionale alla difesa del suolo, Irene Priolo. Quasi la metà dei fondi - per un totale di 9 mln e 400 mila euro - è destinata all'adeguamento delle arginature maestre del Po
Mai, alla fine di luglio, si erano raggiunti i 220 milioni di metri cubi d'acqua, i volumi medi di prelievi da parte del Cer nell'ultimo decennio (2011/2021) ammontavano fino a oggi a 161 metri cubi al secondo. Le cause del nuovo record sono da ricercarsi nei cambiamenti climatici e nella siccità che sta colpendo in particolare la Romagna, zona di colture ortofrutticole
Nella fase più importante dell'annata agraria gli agricoltori non potranno attingere agli affluenti appenninici del Po per irrigare le colture. È la denuncia di Confagricoltura E-R, che sottolinea: "Bisogna potenziare la capacità di raccogliere e trattenere acqua nel periodo invernale". Assessora regionale all'Ambiente comunica che eventuali sospensioni verranno decise il 12 luglio
In Romagna, come a Ferrara e Bologna, l'emergenza non si arresta: le scarse piogge mettono infatti a rischio il sistema di approvvigionamento idrico regionale. Le perdite più pesanti sono per le coltivazioni orticole: del 65% per le cipolle e del 50% per le patate. Per mais e soia si prospettano perdite del 40-50%. Per la frutta si va dal -35% del pero al -20% del pesco
In generale, il crollo delle portate del fiume è del 30%. A pesare in regione è la mancanza di precipitazioni: le stime parlano di 20 millimetri di pioggia caduti a giugno rispetto ai 48 attesi. Grave anche l'impatto dato dall'aumento delle temperature. La secca mette infatti a rischio gran parte della produzione che comprende le coltivazioni alla base della dieta mediterranea
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