Il gruppo reggiano dell’agroalimentare raggiunge il proprio record storico di fatturato grazie all’impatto dell’acquisizione di Princes. Al netto della società inglese, i ricavi registrano un +49% a 896 mln. Crescono anche l'Ebitda a 74,3 mln (+30%) e l'utile a 170,8 mln. Per il 2025 previsto fatturato da 2,8 mld
L’azienda emiliana ha avuto un’ottima giornata a Piazza Affari. La crescita del titolo è arrivata grazie ad un’analisi di Equita, ottimista riguardo alla fusione imminente con Princes, prevedendo che trasformerà Newlat in un leader europeo nel settore alimentare con notevoli sinergie e benefici strutturali
Il gruppo alimentare reggiano, che aveva già tentato l'operazione a febbraio, ha firmato oggi l’accordo per finalizzare l’acquisizione. Newlat pagherà in contanti 763,48 mln, i restanti 58 mln saranno finanziati dai proventi della vendita di azioni a Mitsubishi Corporation, che diventerà azionista con circa il 20% per dodici mesi. Mastrolia: “Cresciamo di dimensione, nel 2030 puntiamo ai 5 mld”. In Borsa titolo a +12,4%
L’azienda agroalimentare con sede a Reggio Emilia ne ha dato comunicazione questa sera, dopo aver svolto un’analisi sull’integrazione dello storico gruppo alimentare di Liverpool controllato dalla giapponese Mitsubishi Corporation. Sulla scelta di interrompere la negoziazione hanno pesato “il difficile contesto di mercato nel Regno Unito, caratterizzato da una riduzione della domanda e dal calo dell’inflazione”. Newlat ha per questo rivisto i valori dell’offerta iniziale, ma la proposta aggiornata non è stata accettata da Mitsubishi. La reggiana si dice ancora disponibile a trattare
Lo comunica una nota dell'azienda reggiana a seguito delle indiscrezioni di stampa, in cui informa che la trattativa si trova oggi in una fase molto avanzata. Secondo le indiscrezioni sul piatto ci sarebbe un prezzo di 400 mln di sterline per la controllata di Mitsubishi. L’obiettivo sarebbe quello di espandersi ulteriormente in Europa, grazie ai circa 1,5 mld di sterline di fatturato di Princes
Il gruppo agroalimentare reggiano migliora anche la propria marginalità (38,5 mln, +52,9%) e i debiti passano da 109,8 mln a 69,2 mln. La controllata Centrale del Latte vede salire il proprio fatturato a quasi 170 mln (+17,1%), con un Ebitda di 15,6 mln (+31,3%) e un utile per 3,6 mln (+56,5%). Le due quotate hanno chiuso la giornata in Borsa rispettivamente a +7,1% e +20,3%. Il presidente Mastrolia: “Risultati oltre le previsioni. Ora speriamo di superare presto il miliardo di fatturato”
Le azioni sono state cedute ad un prezzo di 5,80 euro per azione. L'operazione del gruppo reggiano del settore agroalimentare è finalizzata ad incrementare la flessibilità finanziaria in vista di nuove possibili acquisizioni. Nel dettaglio, Newlat sta "valutando diverse opzioni tra cui quella di un operatore inglese il cui fatturato supera il miliardo di sterline"
Secondo i dati preliminari, il gruppo reggiano vede un fatturato in crescita sia sul 2021 (+17%) che sul 2019 (+128%). Dall'azienda spiegano come "l'aumento dipende per il 10% dai volumi e per il 7% dall'aumento di prezzi", ma non forniscono ulteriori dati. La crescita sembra però trainata dalla spinta inflazionistica: il prezzo del latte, nei primi 9 mesi 2022, ha raggiunto il +25%. Non ancora noti i dati relativi agli altri indicatori economici
Con l’acquisizione del 100% delle azioni ordinarie e dei diritti di voto di Em Foods da Alsa France, il gruppo reggiano entra nel settore delle miscele da forno e da dessert. Il closing è fissato per il 2 gennaio 2023. Mentre con Unilever Bv Newlat ha sottoscritto un contratto di lungo termine per la produzione legata ai brand come Carte d’Or, Maizena e Mondamin
A fine novembre Newlat GmbH ha raggiunto i 105 mln grazie alle vendite della pasta Dalverde, che in un anno di distribuzione ha superato quella con il marchio Buitoni con cui Newlat ha venduto i propri prodotti fino all’anno scorso. Il Presidente Mastrolia: "Si tratta di un risultato straordinario che esalta sia la grande qualità dei nostri prodotti sia il rigore strategico del Gruppo"
Questi i numeri al 30 settembre '22 del gruppo lattiero-caseario reggiano, che vede i ricavi crescere del 15,2% e l'utile scendere da 11,9 mln. Anche l'Ebitda scende a 39,6 mln (43,5 mln nel '21). Il presidente Mastrolia: "Dato un segnale di solidità commerciale e finanziaria". Nello stesso periodo, la controllata Centrale del Latte d'Italia fa segnare ricavi in crescita per 223,3 mln (207,6 nel '21) e 2,2 mln di utili (in calo da quota 8,9)
L’azienda di Reggio Emilia, attiva nel settore agroalimentare, ha registrato nel semestre una crescita in tutti i principali indicatori di bilancio, sia rispetto al 2021 che al 2019. L'aumento dei ricavi è dovuto principalmente all’aumento medio del prezzo di vendita dei prodotti. L’Ebitda risulta in linea con i 25,4 mln del 2021. L’Ebit è pari a 7,7 mln, +9,5% sul 2021. L’utile si attesta a 2,2 mln e in aumento sul mln del 2021, al netto del rilascio di imposte differite pari a 5,1 milioni
L'azienda emiliana comunica di aver risolto consensualmente ed anticipatamente, a far data dal prossimo 1 luglio, il patto parasociale sottoscritto il 30 marzo 2020 con Edoardo Pozzoli. Ieri Centrale del Latte ha comunicato che Pozzoli ha rimesso le deleghe operative conferitegli e la carica di amministratore delegato della società, mantenendo il ruolo di consigliere
I ricavi del raggruppamento reggiano sono pari a 165,4 mln (+7,7%) e il suo ebitda è pari a 13,1 mln, in leggero calo sull'anno precedente. Come azienda attiva nel settore lattiero sconta il diffuso aumento dei costi di produzione "già ribaltato sui clienti". Stesso quadro per la controllata Cli, che ha ricavato il 5,8% in più anno su anno ma ha ridotto i margini dell'8,1%
Utile netto di soli 2,3 mln per la Centrale del Latte nel 2021, in calo del 44,5% rispetto al 2020. Mentre i ricavi arrivano a quota 283,4 mln (+57%) solo grazie al ramo Milk&Diary concessole in affitto dalla controllante Newlat Food. Quest'ultima, chiude a sua volta l'anno con un fatturato consolidato in aumento sul 2020 (555 mln, +18%) ma utile netto che passa dai 10,2 mln del 2019 a 6,2 mln. E La Borsa non premia la Centrale (-6,12%)
A fronte del ridimensionamento dei consumi di latte rispetto al periodo pandemico e di una crescita dei costi delle materie prime sommata alla mancata piena ripresa dell'HoReCa, il presidente del Gruppo agroalimentare reggiano plaude all'andamento del terzo trimestre. Rallentano fatturato e utili, però la posizione finanziaria è migliorata. In futuro "insistenza sulla crescita organica e su quella per linee esterne"
L'Azienda di Reggio Emilia che opera nel settore agroalimentare italiano ed europeo e quotata al segmento Star di Borsa Italiana, entra per la prima volta nella classifica. Il Gruppo ha inoltre chiuso il 2020 con il migliore bilancio nella sua storia, con ricavi pari a 516,9 mln di euro, in crescita del 3,2% rispetto al 2019. Prossimo obiettivo è quello di crescere nei mercati internazionali
Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza e i nostri servizi. Continuando a navigare acconsenti al loro utilizzo.OkMaggiori informazioni
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.