Dopo quasi un anno di difficoltà, a marzo l'indice Hcob Pmi relativo al settore manifatturiero italiano ha terminato la fase di contrazione: il comparto è salito a 50.4 rispetto al valore di 48.7 di febbraio, superando le aspettative degli analisti. Questo segna la prima volta in un anno che l'indice supera la soglia di 50.0, secondo il report di Hcob-Pmi. Il settore ha mostrato segnali positivi, con nuovi ordini e produzione in crescita
I dati Istat di settembre coinvolgono sia il mercato interno (+1,5%) che quello estero (+0,6%). Gli incrementi più significativi si registrano nei beni strumentali (+3,5%) e nell'energia (+6,9%), mentre beni intermedi (-0,2%) e beni di consumo (-0,9%) mostrano una lieve flessione. La destagionalizzazione prevede un rialzo nel settore manifatturiero a settembre (+0,9%)
Il rapporto di Banca Ifis "Economia della Bellezza" del '23, rivela che nel '22 l'Italia ha visto un aumento nel contributo dei settori design, editoria, gioielleria, moda, nautica, alimentare, automotive, ospitalità e wellness, con una crescita del 56% del Pil e superando i livelli pre-Covid del 33%. Il 47% dell'aumento è stato generato da imprese purpose-driven e il 24% da imprese design-driven
L'aumento dei prezzi registra +6% tendenziale nel gennaio-maggio '23. La produzione industriale ha registrato una diminuzione del 3,2% nel periodo gennaio-maggio, andamento contrario a Francia (+1,5%), Germania (+0,9%) e Spagna (+0,9%). Il fatturato corretto per l'inflazione conferma il declino avviatosi nella seconda parte del 2022 (-2,9% nel periodo gennaio-aprile)
Nel quarto trimestre del '22, le imprese manifatturiere di Forlì-Cesena mantengono trend positivi, con un aumento dell'output produttivo e del fatturato a valori correnti. Tuttavia, l'occupazione è diminuita del 2,4%. Il settore rimane stabile rispetto all'anno precedente, con alcune eccezioni, come le calzature (+15,6%) e le confezioni (-11,4%)
Dall'analisi curata da Intesa Sanpaolo e Prometeia emerge come i fatturati del settore manifatturiero abbiano segnato un +11,2% a prezzi correnti, determinando il superamento della soglia record di 1.000 mld. La complessità del contesto attuale però, porta a rivedere al ribasso nell'anno in corso le stime del settore. Verso un +1,5% di aumento tendenziale del fatturato deflazionato, dal +4,9% stimato a ottobre '21
Gli ottimi risultati che l’export del made in Emilia-Romagna aveva raggiunto nei settori di Mpi nel 2021, con il massimo storico degli ultimi dieci anni, rischiano di essere tutti vanificati da questo inizio 2022. La guerra in Ucraina ha amplificato gli effetti negativi di alcune criticità manifestate nel corso dello scorso anno che stavano già compromettendo la ripresa della manifattura
Con l’obiettivo di creare un punto di incontro fra industria e cultura, le aziende aprono le porte ai visitatori con Open Factory. In Italia fra i settori del turismo industriale domina l’enogastronomico che coinvolge il 55% dei cittadini. Ma l'happening in presenza e in digitale accende i riflettori su tutti i comparti del Made in Italy protagonisti della ripartenza economica
In occasione dell’evento le fabbriche saranno luogo di dibattito per prefigurare gli scenari futuri del settore. In Veneto sarà presente Lago, emblema del design thinking. Ma anche Carraro dove si potrà scoprire le sue trasmissioni per veicoli off-highway e trattori specializzati. E a Rovigo sarà il turno di Draxton e IRSAP. A Como Gabel accompagnerà i visitatori a vedere il processo produttivo della biancheria per la casa. E a Torino, Aurora, mostrerà i passaggi della produzione di strumenti per scrittura
L’opening di cultura industriale, giunto alla sua settima edizione, quest’anno torna ad essere in presenza, senza rinunciare anchealla versione digitale. Domenica 28, dalle 14 alle 19, le aziende del Made in Italy apriranno le porte delle loro fabbriche ai visitatori per visite guidate, conferenze e laboratori. Obiettivo: scoprire i luoghi che fanno da protagonisti alla ripresa economica post-pandemia
Aprono le porte della cantina di Cielo e Terra Vini, leader nella sostenibilità con uno squardo rivolto alla qualità dalla vigna alla bottiglia. Il percorso digitale parte dalla provincia di Bergamo nello stabilimento della Sanpellegrino, per poi spostarsi a Benevento in quello della Buitoni dove nasce uno dei prodotti del Made in Italy, la pizza. Sempre in modalità digitale si potrà scoprire un’altra azienda italiana di eccellenza, quella della Perugina® con il suo cioccolato
Si potrà entrare fisicamente nell’azienda parmense Davines, marchio dedicato al mercato professionale dell’acconciatura. Tra le aziende attente alla sostenibilità anche Snam, una delle principali società di infrastrutture energetiche al mondo. In provincia di Padova aprirà le sue porte Pettenon Cosmetics, azienda di riferimento nel mercato internazionale del Professional Hair & Skin Care e l’impresa Bios Line. In terra vicentina, invece, ci sarà la possibilità di visitare Barausse, Medio Chiampo e Zordan. Mentre in provincia di Verona si potrà visitare Fomet
Per la prima volta porte aperte anche per l’”Antonio Canova” di Treviso, il “Marco Polo” di Venezia e il “Valerio Catullo” di Verona, che mostreranno i lati “nascosti” delle loro strutture aeroportuali. Parteciperanno alla nuova edizione anche le aziende padovane specializzate in Complete Lean Transformation e transizione digitale per le manifatturiere
Il calo nel 2020 è in linea con i dati degli altri Paesi ed è già in atto una netta ripresa nel 2021. Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia: “I limiti delle nostre imprese per quanto riguarda l’internazionalizzazione sono legati alle ridotte dimensioni delle aziende e a un processo di digitalizzazione ancora troppo lento”
Bene l’industria, la ripresa è più lenta per il terziario ma la speranza è di ritornare ai livelli precedenti alla pandemia nel 2022. Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio Milano Monza Brianza e Lodi: “Dobbiamo andare avanti con la campagna vaccinale e rilanciare Milano con le risorse del Pnrr, questa è la sfida più importante”
Le associazioni di categoria registrano aumenti significativi della produzione: nel Pordenonese il picco del +70%, secondo Confindustria Alto Adriatico. Ma Confartigianato Imprese Veneto lancia un nuovo allarme sull'approvvigionamento di beni basilari: "In autunno ripercussioni sui consumatori. E le aziende devono poter adeguare i contratti"
Rimbalzo già realtà all'ombra delle Due Torri: lo testimoniano i numeri dell'indagine della Camera di commercio. Il presidente Veronesi: "Le ragioni di prestazioni buone e delle speranze nel futuro frutto della volontà di investire mai venuta a mancare, della massiccia apertura a nuove assunzioni e, non ultimo, di un export già oltre i livelli 2019"
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