L’azienda carpigiana aveva annunciato in primavera la messa in liquidazione e una procedura di licenziamento collettivo per 82 dipendenti. Dopo mesi di trattative arriva il trionfo delle sigle sindacali: previsto il prolungamento della cassa integrazione straordinaria e l'agevolazione ad eventuali acquirenti che garantiscano continuità produttiva e occupazionale
Ad annunciare la notizia sono i sindacati, a seguito dell'incontro avvenuto in diretta streaming al Ministero del Lavoro tra le parti sociali, le istituzioni e il liquidatore. L'azienda ha dunque deciso di prorogare la cassa integrazione Covid fino al 27 ottobre. Si valuta la possibilità di chiedere ulteriori ammortizzatori sociali conservativi, per "trovare una risposta industriale definitiva"
Il comportamento del management, che diserta la seconda vertenza convocata al Mise, suscita la rabbia dell'assessore: "Comportamento imprenditoriale inconcepibile. Dimostrano una preoccupante carica di disprezzo verso i lavoratori, prevalentemente donne, e le loro famiglie". Nuovo incontro sul licenziamento degli 82 dipendenti fissato il 28 luglio
A proclamarlo sono Filcams Cgil, Filctem Cgil e Femca Cisl, a causa dei mancati progressi nelle trattative sulla società a cui fa capo lo storico marchio; l'annuncio arriva dopo un primo incontro al Mise il 2 luglio. In primavera la società era stata messa in liquidazione in bonis e da allora sono a rischio licenziamento 80 dipendenti, i quali fino al 31 luglio sono in cassa Covid
Quello che i rappresentanti dei lavoratori denunciano è un “totale silenzio della proprietà rispetto alle sollecitazioni giunte anche dalle istituzioni pubbliche”. A quanto comunicato dagli stessi, l’azienda sta infatti continuando la sua attività indisturbata, rendendosi inoltre responsabile di ostruzionismo nei confronti dei lavoratori che hanno trovato nuova occupazione
Il fatto che l’azienda non si sia presentata al tavolo di confronto e non si sia presa la responsabilità di partecipare alla discussione è considerato inaccettabile e molto grave dall’assessore, che lo definisce “un atto unilaterale ingiustificabile”. Di conseguenza, Colla intende chiedere subito la convocazione di un tavolo nazionale da parte del Ministero dello Sviluppo economico
La mobilitazione è dovuta alla presunta incoerenza del liquidatore Corvaja, che aveva garantito il congelamento della procedura per i licenziamenti collettivi in attesa di un secondo incontro, il 19 maggio. Le lettere di licenziamento sono state inviate, però, da lui stesso il 14 maggio. I sindacati: "Avevano ritenuto corretto fermare le iniziative, ma simili scorrettezze non sono accettabili"
Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza e i nostri servizi. Continuando a navigare acconsenti al loro utilizzo.OkMaggiori informazioni
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.