La manifestazione, dedicata all’industria della lavorazione delle polveri, dei granuli e dei solidi sfusi, si terrà il 5 e il 6 giugno alla Fiera di Parma. Per il 2024 si mira a mettere in luce il modo in cui le nuove tecnologie possono migliorare il settore introducendo “rapidità, ripetibilità e precisione nelle varie fasi dei processi”
La quantità di CO2 nell’aria è aumentata del 30% in meno di due secoli e questo comporta il rialzo della temperatura di un grado e mezzo. Crescono in modo esponenziale fenomeni estremi mai osservati, in parte già irreversibili. E il tempo corre inesorabile. “Bisogna riorientare la forza d'urto dell’industria per garantire la transizione energetica verso energie rinnovabili”
Il dato dell'industria è riconducibile al calo delle vendite interne, mentre sul mercato estero segna un aumento (+0,6%). Nel manifatturiero, l'indicatore per i giorni lavorativi segna una diminuzione sia in valore (-0,4%) sia in volume (-2,0%). Per i servizi c'è disparità settoriale, con aumenti per turismo e commercio di autoveicoli, ma una contrazione nel magazzinaggio
La ricchezza prodotta ha registrato una frenata rispetto al +2,1% del 2022, per la debolezza del settore industriale locale, influenzato dalla frenata del commercio internazionale e dalla recessione in Germania. I servizi hanno registrato un +4,6% grazie alla ripresa del turismo. Tuttavia, nell'industria in senso stretto, si è verificata una contrazione del valore aggiunto del -2,9%
I dati Istat di settembre coinvolgono sia il mercato interno (+1,5%) che quello estero (+0,6%). Gli incrementi più significativi si registrano nei beni strumentali (+3,5%) e nell'energia (+6,9%), mentre beni intermedi (-0,2%) e beni di consumo (-0,9%) mostrano una lieve flessione. La destagionalizzazione prevede un rialzo nel settore manifatturiero a settembre (+0,9%)
I dati sono stati riportati nell'indagine “Analisi congiunturale del terzo trimestre 2023" realizzata dall’Unità Operativa di Studi e Statistica della Camera di Commercio del territorio lariano. Ridimensionato anche il settore terziario rispetto al periodo di aprile-giugno 2023 e agli stessi mesi dello scorso anno. Le aspettative per l'ultima parte dell'anno risentono dell'incertezza economica attuale
La diminuzione mensile è dovuta ad una flessione sul mercato interno (-0,6%) e ad un contemporaneo lieve aumento su quello estero (+0,1%). Il fatturato su base tendenziale riporta decrementi su entrambi i fronti (-5,7% a livello italiano e -3,8% sul mercato estero). Calo mensile del manifatturiero (-1,0%) e settori industriali altalenanti: ok i beni di consumo, male i beni intermedi
A luglio prosegue la fase di debolezza del fatturato dell’industria, che registra una flessione congiunturale e tendenziale (-1,6%). Lo riporta l'Istat. Calano le vendite sul mercato interno (-1,3% su base mensile). Sull'anno soffrono tutti i principali comparti, in particolare energia (-26,6%) e beni intermedi (-10,3%), ad eccezione dei beni strutturali (+13,3%) e dei beni di consumo (+3,7%)
La produzione ha registrato un calo dello 0,3%, gli ordini dell' 1%, mentre il fatturato è aumentato dello 0,7% per l'aumento dei prezzi. Questi sono i dati raccolti dall'indagine sull'industria manifatturiera dell'E-R, realizzata da Unioncamere, Confindustria e Intesa Sanpaolo. Gli unici settori con variazione positiva della produzione sono l'industria meccanica e quella alimentare
L'aumento dei prezzi registra +6% tendenziale nel gennaio-maggio '23. La produzione industriale ha registrato una diminuzione del 3,2% nel periodo gennaio-maggio, andamento contrario a Francia (+1,5%), Germania (+0,9%) e Spagna (+0,9%). Il fatturato corretto per l'inflazione conferma il declino avviatosi nella seconda parte del 2022 (-2,9% nel periodo gennaio-aprile)
Ad aprile prosegue la fase di debolezza del fatturato dell’industria, che registra la seconda flessione congiunturale consecutiva. Lo riporta l'Istat. Calano le vendite sul mercato interno (-2,5%). Soffrono tutti i principali comparti, tranne l’energia (+1,9%). Anche rispetto all’anno passato il quadro è negativo, a causa del crollo dei beni intermedi (-11,4%)
Così riporta Confindustria. La lenta discesa dell’inflazione e il credito più caro rendono la crescita più fragile, nonostante il lieve aumento del Pil nei primi mesi dell'anno. Ad aprile la produzione diminuisce ancora (-1,9%): accusa il colpo la manifattura (-2,1%), mentre le costruzioni sembrano reggere nel secondo trimestre. Peggiorano però le aspettative delle imprese
A marzo l'Istat stima che il fatturato dell'industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca su base mensile dello 0,3%. Il calo è frutto della flessione del mercato interno (-0,5%). Frenano quindi i beni di consumo (-0,3%) e i beni intermedi (-1,7%). Cresce invece il comparto manifatturiero (+0,4%). A livello tendenziale il volume del fatturato aumenta del 4,3%
Torna a crescere in termini congiunturali, al netto dei fattori stagionali, il fatturato dell’industria febbraio 2023. L'Istituto segnala inoltre un maggiore dinamismo della componente interna rispetto a quella estera. Tra i comparti in crescita ci sono l'energia (+14,7%), i beni intermedi (+1,6%) e i beni di consumo (+0,8%). In flessione invece l'utile dei beni strumentali (-1,1%)
Un’indagine di Confindustria Romagna ha stilato i dati delle industrie romagnole. Indicatori positivi nel ‘22 con produzione (+6,4%), fatturato (+18%), occupazione (+5,4%). investimenti, in crescita il fatturato (5,6%). Nel ‘23 (come per il ‘22) formazione, linee di produzione e ICT sono i settori d'investimento più importanti. La produzione viene prevista in aumento nel ‘23
Secondo l’analisi delle Camere di Commercio e Unioncamere Emilia-Romagna, il settore cresce meno rispetto all’industria regionale, che nello stesso periodo ha segnato un +4,7%. Al 30 settembre sono calate le imprese artigiane attive nell’industria (-656 unità rispetto al 2021). Mentre, per quanto riguarda le imprese artigiane delle costruzioni, il volume d’affari è cresciuto del 5,7% ed è rimasto invariato il dato delle imprese attive a 51.107 unità (+0,01%)
Secondo le stime dell'Istat, ad ottobre i mercati interno ed estero risultano in calo rispetto a settembre (-1,1% e -0,3%). Per una dinamica negativa "diffusa a quasi tutti i settori, ad eccezione dei beni strumentali, in leggera risalita rispetto a settembre". Mentre su base annua si registrano rispettivamente incrementi dell'11,0% nel mercato interno e del 15,7% su quello estero. Aumenti marcati soprattutto per il settore dell'energia (+25,5%)
Secondo l’istituto di statistica, il settore industriale è in ripresa anche nel trimestre giugno-agosto 2022 (+2,6%) e cresce sia sul mercato interno (+2,7%) sia su quello estero (+2,4). Bene anche il settore manifatturiero, che ad agosto registra un fatturato in aumento del 2,9%. Per l’Istat, la crescita in termini congiunturali nel mese di agosto tocca “il livello più elevato dall’inizio della serie storica (gennaio 2000)”
L’Ufficio studi Confartigianato Lapam ha analizzato i dati che mostrano la situazione difficile dell'economia. La causa è l’aumento esponenziale dei costi dell’energia, che in totale equivalgono a 3 punti del PIL, determinando il 76% del peggioramento del saldo complessivo. Inoltre, il rafforzamento del dollaro rispetto all’euro, impatta negativamente sul valore degli acquisti dell'energia
Questa mattina è stata presentata presso la sede di Bper a Milano la sesta edizione di Fattore R, il Forum dell'Economia della Romagna in programma a Cesena Fiera il 14 ottobre. Sarà un appuntamento di confronto tra imprese e istituzioni per delineare le strategie di crescita del territorio in chiave locale, ma con lo sguardo che rimane aperto al contesto più ampio
Resta positiva anche la dinamica degli ultimi tre mesi (marzo-maggio) sui tre mesi precedenti, con il livello della produzione che aumenta del 2,3%. L’indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale solo per i beni strumentali (+0,4%), mentre diminuisce per l’energia (-3,9%), i beni di consumo (-0,7%) e i beni intermedi (-0,6%)
Confindustria stimava un calo del 2%, che nei fatti non si è realizzato. Il dato è coerente con quanto raccontato dalle imprese Champions sul palco del Città Impresa: "Situazione difficile, ma non drammatica". Il primo trimestre dell’anno si conclude con una flessione congiunturale dello 0,9%. In termini tendenziali, la dinamica resta positiva sia nel mese di marzo (+3,0% rispetto al 2021), sia nel complesso del primo trimestre (+1,3% rispetto ai primi tre mesi del 2021)
Dopo l’acquisizione di Motori Minarelli avvenuta nel 2020, l’azienda leader nella produzione di moto e biciclette sportive offroad con stabilimenti anche a Calderara di Reno (Bo) sarà collaboratrice della sesta “Olimpiade dei Talenti Meccatronici”, il contest nato per mettere alla prova le competenze dei ragazzi che si svolgerà online l’8 aprile dopo due anni di pausa forzata
Il gruppo veneto, specializzato nella fornitura di soluzioni per l’automazione industriale e servizi per l’industria della plastica, con l’acquisizione di Ipeg (da 125 mln di dollari) diventa il numero uno sul mercato nordamericano. E punta a lavorare con le grandi corporation, come la Apple o la General Motors. Con “buone chance di riuscita” per l’ad Zuppichin, anche grazie alle nuove tecnologie sviluppate nell’ambito dell’economia circolare. Che in Europa rappresentano già il 20% delle vendite
Pur guardando con preoccupazione ai rincari dei beni energetici, delle materie prime e dei componenti, la produzione industriale lombarda nel quarto trimestre ha messo a segno un +2,3% congiunturale, chiudendo l’anno con un +15,6% sul 2020. A livello territoriale, nello stesso periodo, la produzione cresce a Milano del 2,2%, a Monza-Brianza del 2,4% e a Lodi dell'1,4%
Difficoltà sì, ma tanta fiducia, e c’è chi pensa addirittura ad investire: è questo il quadro che traccia del comparto birra artigianale Andrea Signorini, Consigliere supplente Unionbirrai – nonché titolare del vicentino (e pluripremiato) Birrificio Ofelia
Alla sua prima uscita pubblica al “Premio 1000 Best Performer”, il nuovo presidente di Brembo espone i traguardi innovativi della società, non nascondendo altre grandi ambizioni. Sensify, il nuovo sistema frenante intelligente, che ha già dei clienti. Inspiration Lab nella Silicon Valley, laboratorio di innovazione e ricerca oltre ogni confine. E l’aspirazione di aprirne un altro in Cina. Non mancano, inoltre, critiche alla decisione Ue di cambiare in così poco tempo paradigma di produzione di auto
Con l’obiettivo di creare un punto di incontro fra industria e cultura, le aziende aprono le porte ai visitatori con Open Factory. In Italia fra i settori del turismo industriale domina l’enogastronomico che coinvolge il 55% dei cittadini. Ma l'happening in presenza e in digitale accende i riflettori su tutti i comparti del Made in Italy protagonisti della ripartenza economica
I dati dell'indagine sulla congiuntura economica del terzo trimestre pubblicati da Assindustria VenetoCentro confermano una crescita che prosegue, anche se in maniera meno marcata rispetto al secondo trimestre. A trainare sono in particolare le grandi imprese (più di 250 addetti), con il +16,5%. Destro e Zoppas mettono in guardia in particolare rispetto al rincarto delle materie prime
Il Presidente della Fondazione Adapt: “Molte le imprese che vogliono cogliere gli incentivi statali ed europei per la transizione ecologica. Ma attenzione: un’accelerazione in questa direzione potrebbe accentuare il problema del mismatch tra domanda di lavoratori e offerta di personale qualificato a trattare le ultime tecnologie green”
Le analisi evidenziano un generale miglioramento degli indicatori, sia sul versante domestico sia per l’export. Stabile l'occupazione. Ma non mancano i problemi, soprattutto la crescita dei costi delle materie prime e la mancanza di manodopera qualificata. Preoccupa anche la scarsa disponibilità di giovani formati
Nonostante un trend di ordini in crescita, la produzione delle aziende territoriali nel terzo trimestre 2021 resta su livelli stabili. Una frenata che rischia di compromettere la ripresa e costituisce un campanello d'allarme per la reattività del tessuto imprenditoriale lombardo. A performare peggio è il settore chimico-farmaceutico
Conoscere le migliori imprese del tessuto industriale italiano, in particolare delle 6 province più industrializzate: questo l’obiettivo del nuovo progetto del Centro Studi di ItalyPost. Si tratta perlopiù di piccole e medie imprese che hanno dimostrato negli anni stabilità, resilienza e solidità, anche nel difficile 2020
La classifica, con tutti i dati di bilancio dal 2017 al 2020, disponibile gratuitamente sul nostro sito. Cerimonia in Fiera con tutti gli imprenditori selezionati: ciascuno ritirerà il proprio attestato. Riconoscimento per chi crea ricchezza e occupazione. Nei dibattiti previsti nel corso della serata interverranno - tra gli altri - Vincenzo Colla, Aldo Bonomi, Dario Di Vico, Natasha Linhart, Fabio Nalucci e Antonio Montanini
L’industria delle costruzioni dell’E-R, nel secondo trimestre 2021, registra una crescita del +11,9%. L’edilizia ravennate riparte nonostante alcune criticità, come quella dell’aumento dei prezzi a livello internazionale di materie prime e di commodity e la crescita dei costi riferiti alle utenze (energia elettrica, gas), con un rincaro autunnale dei costi che riguarderà il mondo
Il recupero dell’economia regionale è quasi a livelli pre-Covid. Cresce del 9,3% la produzione, meglio della media nazionale. Milano mette a segno un incremento del 7,7% in relazione alla òproduttività, mentre le la performance del capoluogo sui mercati esteri rimane negativa (-2,1%). Forte l’industria monzese con esportazioni a quota +9,2%
I segnali del secondo trimestre sono positivi, anche se l'eccezionale balzo di produzione anno su anno deriva anche dal crollo dell’aprile 2020, caratterizzato dall'interruzione del lavoro causa Covid. Il settore è ritornato un po' ovunque ai livelli del 2019: esultano gli industriali del Triveneto, lombardi ed emiliani. In provincia di Brescia il ricorso alla cassa Integrazione è diminuito del 58,5% su base tendenziale
Milano appare in netto declino, il Veneto - grazie alla flessibilità delle sue pmi e all’arrivo dell’Alta velocità - potrebbe riprendersi, l’Emilia è a un bivio tra diventare territorio leader a livello nazionale o rimanere “modello” locale. In pochi mesi la pandemia ha ribaltato linee di tendenza strutturate. Ma in tutte e tre le regioni mancano luoghi di pensiero capaci di costruire il futuro
Stante un boom dell'e-commerce e un rimbalzo del fatturato provinciale assimilabili fra le due province, è l'estero manifatturiero a segnare lo scarto: Modena nel primo trimestre 2021 segna un 2% in più rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre Reggio, sullo sfondo di una media regionale del +2,7%, si ferma a -1,4%
L’89% delle aziende ha problemi di approvvigionamento e le piccole imprese sono quelle che risentono di più dei rincari. Nel complesso cresce la fiducia delle aziende nella ripartenza. Fornasini, Università degli Studi di Brescia: “L’aumento dei prezzi delle materie prime può generare una pesante inflazione, ma speriamo in un assestamento”
La società con sede a Sant’Ilario d’Enza (Reggio Emilia) è stata lesta ad approfittare dell'occasione e ha acquistato le attività che l'antitrust Ue ha fatto vendere al colosso danese Danfoss: spesi 270 mln con il plauso degli analisti. Ecco dove può arrivare il "patron" Montipò, imprenditore atipico
Le stime di Prometeia analizzate da Unioncamere Emilia-Romagna. I livelli pre-pandemia sono attesi dal 2022: la crescita sarà più rapida nell'industria e nelle costruzioni, che in parte stanno già registrando evidenti segnali di vitalità. Male invece i servizi che stenteranno anche nella risalita. La disoccupazione al massimo dal 2016: 7,2%
Per il presidente uscente di Confindustria Brescia l’unione con le territoriali di Bergamo Lecco e Sondrio darebbe vita a sinergie importanti che guardano all’Europa. “Manteniamo la pace sociale senza spingere sui licenziamenti”. E sulla sostenibilità: “Non fermiamoci all’impatto ambientale, guardiamo anche a quello sociale. L’automotive paga la crisi, ma cambiando torneremo competitivi”
Il presidente e fondatore di Brembo si dice preoccupato per il settore. Pesano il rincaro delle materie prime e un mercato che non dà segni di incremento significativo degli ordini. “Noi lanciati nell’innovazione dell’elettrico, ma molti sono ancora indietro”. La digitalizzazione imporrà il passaggio da una concezione del lavoro come “tempo messo a disposizione all’interno dell’azienda” a “obiettivi che si devono raggiungere”
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