A fine 2022 le imprese registrate guidate da donne erano 1,3 milioni, un 1% in meno rispetto al 2012. “Perlopiù (il 64%) ditte individuali, quindi strutture più semplici, quasi tutte microimprese con pochi dipendenti, in settori in cui le donne hanno più familiarità (ad esempio i negozi di parrucchiere). Ad esportare solo il 15%”, spiega Rita Querzè, giornalista del Corriere della Sera che ha moderato l’evento “La frontiera del lavoro per le donne si chiama impresa”. A portare il loro esempio di successo Eleonora Calavalle, Ceo di Pennelli Cinghiale, e Licia Pollastri, purchase officer di Officine Pollastri
Lo riporta l'analisi di Unioncamere E-R. Nel primo trimestre del 2023 le imprese femminili attive sono 84.400, il 21,4% del totale di quelle regionali. L'anno è iniziato però con un calo del 8,8%, in contrasto con il resto delle imprese che cede solo l'1,3%. Alla riduzione delle imprese rosa giovanili (-3%) si accompagna però l'aumento di quelle straniere (+2,3%)
Lo rilevano le indagini delle Camere di Commercio territoriali. In Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), le imprese femminili attive sono oltre 15mila e rappresentano il 21,3% del totale, principalmente nei settori del commercio, dell'alloggio e della ristorazione. A Ravenna, le imprese femminili sono 8mila e si concentrano principalmente nei servizi, nel commercio e nel turismo, mentre a Bologna sono 20mila e per la maggior parte sono ditte individuali
Secondo un’indagine dell’Ufficio Studi Lapam Confartigianato sul mondo dell’imprenditoria femminile, rispetto all’anno precedente, a Reggio Emilia si registra un aumento dello 0,6%, mentre nella provincia modenese un calo dello 0,6%. Cavalieri, Presidente Gruppo Donne Lapam Confartigianato: “Serve una svolta culturale per sostenere l’imprenditoria femminile”
Nei territori di Forlì-Cesena e Rimini ci sono 15.371 imprese femminili attive. Rispetto all’anno scorso si riscontra un aumento dell'1% delle stesse, diversamente dal calo, seppur lieve, che caratterizza l'ambito regionale (-0,2%). Le imprese con la maggior incidenza percentuale sono servizi (57%), alloggio e ristorazione (29,7%), noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (27,9%)
Rispetto all’anno precedente, si è verificato un leggero aumento del numero di imprese giovanili tra cui le imprese femminili e quelle straniere pari a più del 27% del totale. Tra i macrosettori che ha registrato una notevole crescita di imprese vi è soprattutto quello delle attività professionali, scientifiche e tecniche. In forte incremento le ditte individuali
Dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio di fonte InfoCamere, elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna, emerge una leggera crescita delle imprese guidate da donne. Il consolidamento è in linea con il risultato ottenuto dalle imprese non femminili. Lieve calo per le imprese femminili giovanili e aumento delle aziende femminili straniere
Le piccole e medie imprese, in particolare quelle al femminile, stanno pagando prezzi molto alti. Il focus del centro studi di Confartigianato E-R indica la moda fra i settori più esposti nel mercato russo, ed è un dato preoccupante, che aggrava una situazione difficile per le donne imprenditrici che hanno visto durante la pandemia una forte penalizzazione in altri settori
Una lettura in un’ottica di parità di genere delle politiche regionali. I dati sull'occupazione parlano chiaro: con la pandemia 30 mila donne hanno perso il loro lavoro, e la richiesta di part-time è sempre più alta (41%). Il tasso occupazionale è sceso al 62%, mentre quello maschile resta al 76%. Gli interventi sono stati incentrati su centri anti violenza e imprese femminili
Crescono, dopo mesi di stallo, le attività imprenditoriali emiliano-romagnole a guida femminile (85.410 al 30 settembre, pari al 21,3% del totale). Dinamica molto positiva per quelle con titolari non italiane (+4,8%) e trend invertito per capitane d'industria under 30 (+0,6%). Tra i settori, male solo la ristorazione e l'agricoltura, mentre tra le tipologie è boom per le società di capitale (+4,5%) e per le coop (+3,4%)
Sono in particolare 243 in più rispetto al pre-pandemia, mentre decresce il numero di imprese non-femminili (-1440). La maggior dinamica dell'imprenditoria femminile, secondo gli analisti, potrà trarre ulteriore impulso dal Fondo regionale per l'imprenditoria femminile e women new deal voluto dalla Regione e attivato da metà settembre
Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza e i nostri servizi. Continuando a navigare acconsenti al loro utilizzo.OkMaggiori informazioni
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.