La ditta di Forlì-Cesena risultava aver emesso fatture nel biennio 2019-2020 senza però presentare le dichiarazioni dei redditi o pagare Iva e interessi. Al titolare sono contestati una serie di reati che riguardano la sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti
Il sistema operava fra i territori di Bologna, Ferrara e Prato e importava illegalmente stoffa dalla Cina per il confezionamento di capi d’abbigliamento per un valore di quasi 63 mln. Le indagini di perquisizione e sequestro coordinate dalla Procura Europea hanno individuato fra le persone coinvolte titolari e dirigenti di diverse società di spedizione doganale e imprenditori di origine cinese
L'operazione "Minefield", coordinata dalla Procura di Reggio Emilia, ha portato all'arresto di 12 persone. L'organizzazione criminale, attiva in Emilia, Calabria, Campania, Toscana, Lazio, Lombardia, Marche e Veneto , è accusata di un giro d'affari illecito da oltre 30 mln. Le indagini hanno rivelato un sistema di riciclaggio con investimenti in beni di lusso e sostanze stupefacenti
Sono 41 le imprese coinvolte in frodi ai danni del fisco nel basso reggiano. Le imprese emettevano fatture false per operazioni inesistenti. Le indagini hanno portano all’arresto di 3 persone. L'A.g. ha disposto il sequestro cautelare per un ammontare di 1,3 mln. La polizia giudiziaria aveva iniziato le indagini nel 2021 sospettando una ditta intestata a un prestanome extraeuropeo
Le indagini, svolte dalla Guardia di Finanza di Venezia, sono state avviate nel 2022 nei confronti di diverse società italiane e stranieri. Sono state circa una cinquantina le perquisizioni in altre città italiane. Le accuse sono: associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, alla truffa ai danni dello Stato ed al riciclaggio. I soggetti arrestati sono quasi tutti italiani tranne un cittadino cinese
Sante Levoni e il figlio Luca, vertici dell'azienda di Castelnuovo Rangone, sono stati assolti poiché il fatto non sussiste. L'inchiesta della Guardia di Finanza del 2017 ipotizzava il reato di dichiarazione infedele in relazione all'evasione di imposte, realizzata vendendo annualmente carne suina "in nero". Nel 2019 il gip aveva ordinato il sequestro preventivo di 13,158 mln
La Procura di Napoli sta indagando su 11 persone per meccanismi di frode realizzati tra 2015 e 2021. La Guardia di Finanza di Napoli, Trieste e Frosinone ha dato esecuzione a due decreti di sequestro di beni, a loro riconducibili a vario titolo e in forma associativa. Per 7 di loro i reati sono aggravati per agevolazione mafiosa (6) e compimento del fatto nell'esercizio di attività di consulenza fiscale (1)
Il decreto del Giudice per le indagini preliminari è stato emesso per cinque hotel del litorale romagnolo e numerose partecipazioni in aziende edili e turistiche. 18 le persone indagate dalla procura di Milano. Ulteriori controlli hanno permesso di risalire fino a un’azienda milanese che aveva appaltato i lavori edili fittizi, commercializzando circa 90 milioni di crediti fiscali
L'operazione ha interessato anche le città di Latina, Roma e Viterbo. Due le persone indagate che, mediante l'interposizione di sette società, hanno fatto gravare sulle stesse obblighi tributari e previdenziali poi non adempiuti. Dalle indagini è emerso inoltre come gli impiegati sarebbero stati obbligati a sottoscrivere contratti non a norma e a svolgere turni di lavoro estenuanti
L'ipotesi che ha mosso le Fiamme Gialle, su delega della Procura di Modena, è quella di reato di indebite compensazioni di crediti inesistenti. Il sequestro preventivo ha riguardato anche altri nove indagati. L'inchiesta ha rivelato attività finanziarie fraudolente per generare crediti d'imposta inesistenti, utilizzati per ridurre il debito tributario e compensare debiti di società terze
Nella lista dei beni sequestrati dalla Guardia di finanza per oltre 30 mln figurano due alberghi, un ristorante, auto di lusso, un'imbarcazione e 14 mila bottiglie di liquori e 650 prosciutti. L'operazione compiuta il 12 luglio è stata condotta a danno dell'organizzazione che rilevava supermercati e negozi di cosmetici per poi depredarli, riciclarne i proventi illeciti e avviarli al fallimento
La Guardia di Finanza di Guastalla (Reggio Emilia) ha scoperto una frode all'Iva realizzata nella vendita di 197 auto nella Bassa Reggiana. Il reato è stato compiuto da una società al centro di un'indagine della Procura di Reggio Emilia, che ha scoperto l'esistenza di un'associazione a delinquere. A seguito della scoperta della frode sono state denunciate cinque persone
La Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro preventivo nei confronti dei vertici di una società di commercio di abbigliamento. Le ipotesi di reato sono imputabili all'utilizzo di falsi documenti per ottenere un prestito per il covid da 3 mln. Le risorse, garantite da Sace, non sarebbero state poi utilizzate per le finalità previste dal Decreto Liquidità del 2020
La Guardia di Finanza di Forlì-Cesena ha confiscato beni per un valore complessivo di 300 mila euro a due imprenditori operanti nel comune di Savignano. La confisca è avvenuta dopo la conclusione dell'indagine che ha provato l'emissione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 1,8 mln da parte di una ditta individuale attiva nel settore del calzaturiero
Le indagini della Gdf di Parma hanno portato all'arresto cautelare e domiciliare di 5 persone e al sequestro preventivo di circa 8 mln. Sono 77 i capi di imputazione, fra cui l'emissione fraudolenta di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta e circonvenzione di incapaci. Perquisizioni anche nelle province, fra le altre, di Ferrara, Milano, Verona, Napoli, Pistoia e Crotone
L'operazione “cars & benefits” è scattata nel '21 e si è conclusa nei giorni scorsi. Secondo la Guardia di Finanza, dal '17 i diretti interessati, pur avendo comprato e rivenduto centinaia di autovetture, non avrebbero presentato dichiarazione fiscale o hanno dichiarato redditi inferiori al reale. Sono state inviate segnalazioni all'Inps per la decadenza del beneficio e il recupero delle somme
Sei le persone arrestate dalla Gdf a Varese, Bergamo, Como e Sesto San Giovanni, su disposizione della Procura europea di Milano. Lo schema "carosello" della truffa prevedeva varie società con sede in Bulgaria, Slovacchia, Polonia e Paesi Bassi, le quali vendevano sottocosto materiale informatico ed elettronico a società di comodo in Italia. I prodotti venivano poi rivenduti ad imprese regolari ad un prezzo molto competitivo. Sequestrati immobili, auto di lusso, gioielli e denaro contante
L'operazione ha eseguito il decreto del Tribunale di Bologna ai sensi delle normative antimafia. Sequestrati all'imprenditore bolognese Ciro Cuomo due immobili, tra cui una villa in Sardegna, oltre a 450mila euro e alle quote di quattro società. Coinvolte anche altre 4 persone, fra parenti e conoscenti ritenuti prestanome di Cuomo. Che attualmente è sotto processo per i reati di bancarotta fraudolenta, stalking, ricettazione, trasferimento fraudolento di valori e auto-riciclaggio
La Gdf di Milano, nell'ambito di un'indagine della Procura milanese, ha eseguito le misure ai danni dei due colossi controllati da società francesi a maggioranza statale. E lo stesso presidente della ex Bartolini (ora Brt) risulta indagato per frode fiscale, sullo sfondo di presunte evasioni delle imposte e di un giro di cooperative fasulle che procuravano alle due aziende lavoratori privi delle più elementari tutele. Ancora in corso le perquisizioni nelle province di Milano, Bologna, Pavia e Treviso
La rete del riciclaggio camorrista passava da investimenti immobiliari tra Emilia-Romagna, Campania, Lazio e Sardegna grazie ad Antonio Passarelli, imprenditore da anni legato ad alcuni clan. Sottoposti ai sigilli 12 società, 16 autoveicoli, 37 rapporti finanziari, 21 quote societarie e 639 immobili e terreni, tra cui un signorile complesso abitativo nella provincia di Ravenna di ben 77 immobili costruiti e mai utilizzati. L’uomo, che aveva costruito un sistema di società commerciali con prestanomi, si trova ai domiciliari
L’operazione aveva preso l’avvio da un controllo della Gdf di Portogruaro su un camion carico di capi di abbigliamento, con false etichettature che riconducevano al Made in Italy. Le indagini, durate sette mesi, ne hanno accertato la provenienza estera. Emessi decreti di perquisizione e sequestro per oltre 400 esercizi commerciali, sequestro probatorio di 4.800 capi. Denunciate sei persone
Il Tribunale piacentino su richiesta della Procura ha emesso un provvedimento cautelare patrimoniale a seguito di un'indagine condotta dalle Fiamme Gialle nei riguardi di una società di marketing. Indagati sia l’amministratore di fatto sia quello di diritto. Il disegno criminoso prevedeva la creazione di società cartiere usate per generare fatture inesistenti ed evadere l'Iva
Il Tribunale di Bologna ha ordinato il sequestro di beni per l’imprenditore 64enne residente in E-R. Già indagato nel 2018, l’uomo deve il suo sostentamento ad una serie di illeciti commessi come bancarotta fraudolenta ed evasione fiscale. L’avvocato difende il suo cliente e afferma che presenterà ricorso per i sequestri e andrà in Corte contro la prevenzione patrimoniale
Nello specifico i finanzieri hanno appurato come alcuni clienti dell'agenzia, in più occasioni, avessero frazionato artificiosamente invii di denaro contante verso paesi europei ed extra-UE, superando la soglia legale di 1.000 euro. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno selezionato circa 20 mila operazioni dell'ammontare complessivo di diversi mln
Nel mirino è finita una società che opera nel settore del commercio all'ingrosso e al dettaglio di motocicli e ciclomotori. Il modus operandi, ha spiegato la Procura, consisteva nel rilasciare regolarmente la fattura ai propri clienti ma ai fini dichiarativi venivano indicati dati non corrispondenti al reale giro d'affari, appena sufficienti per non far emergere debiti d'imposta
La finta associazione apparentemente senza scopo di lucro aveva in realtà finalità commerciali. Dalle indagini della guardia di finanza è emerso che l'associazione somministrava alcolici e superalcolici in completa evasione delle imposte e priva della licenza per la vendita. Presente illegalmente anche un lavoratore il cui pagamento dello stipendio avveniva in contanti
La procura di Monza sta indagando sul senatore Paolo Romani, ex Fi, accusato di peculato. Avrebbe sottratto 350 mila euro dai conti del suo precedente partito, in parte facendoli "traghettare" attraverso una collaborazione con l'imprenditore Domenico Pedico. Convocato per un interrogatorio, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Romani era già indagato a Bergamo
Si conclude l'indagine «Black fog» condotta dalla Guardia di Finanza, iniziata a Bologna nel 2018. Il denaro «sporco», riconducibile agli affari della cosca di ‘ndrangheta degli Iamonte, è stato reinvestito nel Nord Italia e soprattutto all’estero. Smascherata la gestione occulta da parte dell'indagato, un 52enne, e dei complici di due centrali idroelettriche in Romania
Ha sfruttato i contributi post terremoto 2012, facendo credere che alcuni edifici fatiscenti fossero capannoni a uso agricolo, ottenendo più di 1 mln e mezzo per ristrutturarli. L'imbroglio è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Bologna, che ha sequestrato un compendio immobiliare da 1,6 mln all'uomo. Per lo stesso reato sono indagate con lui altre due persone
Oggetto del provvedimento sono cinque società parmigiane del facchinaggio e della movimentazione merci, tra le quali la capogruppo Number One e 4 controllate. Oltre a evadere imposte per 164 mln totali, i dirigenti ora indagati avrebbero infranto diverse normative in tema di tutela della sicurezza dei lavoratori, peraltro spesso impiegati ricorrendo a contratti d'appalto "non a norma"
Dagli approfondimenti effettuati dalle fiamme gialle è emerso che i due imprenditori avevano generato crediti d'imposta derivanti da lavori di ristrutturazione edili mai effettivamente svolti. I crediti così generati venivano ceduti, solitamente in tranche di 500 mila a una moltitudine di soggetti che, ignari della provenienza delittuosa dei crediti, provvedevano a monetizzarli
Per impedire che la malavita e i professionisti della truffa mettano le mani sui 25 mld di stanziamenti del Piano di ripresa attesi solo in Veneto, Palazzo Balbi e le Fiamme Gialle giocano d'anticipo. Grazie a un protocollo che punta sui big data e sugli algoritmi predittivi, al fine di "calare nel territorio i fondi a disposizione che dovrebbero creare lavoro e moltiplicare il Pil”
Al momento sono sei le misure cautelari (tra cui l'arresto di un imprenditore 62enne, Pio Rosario De Sisto in contatto con la famiglia Nuvoletta), sequestri per oltre 200 mila euro e 13 perquisizioni ancora in corso. L'operazione è affidata sul territorio dalle Fiamme Gialle romagnole, ma altre ramificazioni dell'inchiesta riguardano la Campania, la Puglia e la Lombardia
È quanto sequestrato in via preventiva dalle fiamme gialle. Gli immobili erano riconducibili a una bancarotta con falso in bilancio tra cui due negozi in pieno centro a Milano Marittima, sul litorale ravennate. L'indagine era partita da un'ispezione tributaria nei confronti di una società attiva nel settore commerciale della vendita al dettaglio di abbigliamento e accessori di alta gamma
A lanciare l’allarme il generale Buratti (Guardia di Finanza): “Con l’entrata in gioco dei fondi europei c’è stato un boom di migrazioni verso i codici Ateco interessati dalle misure a sostegno delle imprese in difficoltà”. Greco (Procura di Milano): “Fondamentale fare fronte comune contro le imprese criminali”. E occhi aperti su quelle sane
La guardia di finanza ha trovato a Guanzate moltissime scatole ancora imballate contenenti pezzi per motori di provenienza extra Ue, che venivano marchiati e riconfezionati esattamente come gli originali. La documentazione sequestrata ha permesso di risalire alla filiera commerciale e ai soggetti che hanno commissionato la contraffazione
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