Secondo Bloomberg, la sospensione dell'acquisizione di Guggenheim Partners, società di risparmio gestito statunitense, da parte di Generali sarebbe dovuta al prezzo troppo alto e al peggioramento delle condizioni di mercato. Per finanziare l’operazione, il gruppo triestino avrebbe ceduto Banca Generali, con Mediobanca in prima fila, secondo i rumors. E per effetto dell’indiscrezione, a Piazza Affari il titolo di Banca Generali cede il 5,31%
Il Cda di Generali Country Italia ha nominato due nuovi General Manager, Gianluca Perin e Massimo Monacelli, su proposta del Ceo e Country Manager, Giancarlo Fancel. La nuova organizzazione punta a realizzare il Piano strategico 2022-24. Fancel sulle nomine: “Valorizziamo le nostre migliori competenze e talenti interni, lavorando anche all’integrazione di Cattolica”
Marsaglia, 67 anni, era uno dei candidati della lista messa in campo dall’imprenditore romano per l’assemblea dello scorso aprile. Con la nomina, avvenuta a maggioranza per cooptazione, si risolve lo stallo venuto a crearsi dopo le dimissioni di Caltagirone. Il nuovo amministratore indipendente, nato a Torino, è attualmente il ceo di Azzurra Capital
La decisione viene comunicata in una nota del gruppo specificando che "le motivazioni non sono state rese note". Questo a ridosso di un incontro fissato per lunedì per sanare le crepe createsi il 12 maggio scorso. Data in cui Donnet e Caltagirone si erano scontrati sulla decisione di non nominare un comitato per le operazioni strategiche, scelta non apprezzata dall'imprenditore romano
L'utile del trimestre risulta pari a 727 mln, ma senza le svalutazioni pari a 136 mln sarebbe stato pari a 836 milioni, "oltre le previsioni degli analisti” e superiore all'anno precedente. In Borsa il titolo guadagna lo 0,56% (chiudendo a 18,10 euro). Nel periodo i premi lordi nel Danni crescono del +6,4% e nel Vita del +6%. Il Solvency ratio cresce di 10 punti percentuali
Nel giorno in cui il 'Leone' era chiamato al rinnovo del board, a trionfare è stata la lista presentata dal Cda uscente col 39,2% del capitale del gruppo. L'attuale ceo resterà in carica per altri tre anni. Tra gli scontenti, accanto a Caltagirone e Del Vecchio (che controllano, assieme, quasi il 20% dell'azionariato), quelle Confindustrie venete che su un cambio di regime avevano riposto grandi speranze
Da quanto riferisce la stessa Generali, Luciano Cirinà è stato licenziato per "violazione degli obblighi di lealtà e dalla grave violazione di altri obblighi previsti dal contratto di lavoro". A seguito della vicenda, si è dimesso dalla commissione d'inchiesta parlamentare sul sistema bancario il deputato di Iv Marattin: "La recente convocazione di Donnet ha superato ogni limite"
Da quanto riferisce una nota precisa come Cirinà sia stato licenziato per "violazione degli obblighi di lealtà e dalla grave violazione di altri obblighi previsti dal contratto di lavoro". Sulla vicenda Generali si dimette dalla commissione d'inchiesta parlamentare sul sistema bancario il deputato di Iv Marattin: "La recente convocazione di Donnet, ceo del Gruppo, ha superato ogni limite"
La strategia del maggiore azionista del gruppo triestino per contendere la guida al ceo Donnet passa per il duo Costamagna-Cirinà nelle posizioni di presidente e ad. E, oltre all'obiettivo di crescita di utili e cassa, punta a risparmi annui di 0,6 mld e a investirne circa 1,5 l'anno sulla trasformazione digitale. Intanto, le Borse apprezzano e Cirinà non considera la sospensione "un provvedimento disciplinare"
Indicato solo pochi giorni fa come ad nella lista promossa da Caltagirone, l'attuale responsabile Austria e Centro Est Europa è stato "sospeso con effetto immediato e fino ad ulteriore avviso". Grazie a una nota del gruppo, che spiega come per Cirinà "restino validi tutti gli obblighi statutari o contrattuali derivanti dal rapporto di lavoro con la compagnia"
La Vm 2006, Srl società del Gruppo Caltagirone, ha comunicato la propria determinazione di presentare una lista di candidati in vista del rinnovo del board previsto alla prossima assemblea del 29 aprile 2022. Come da ipotesi, ha prevalso la proposta di un board con un numero di candidati completo, quindi con un presidente e un amministratore delegato alternativi a quelli selezionati dal cda
Il Leone di Trieste ha dichiarato l'intenzione di mantenere la struttura del proprio cda, con l'aggiunta di 2 membri per "rafforzare il consiglio di ulteriori competenze manageriali e tecniche". È poi emersa al volontà di mantenere una maggioranza di indipendenti. Il nuovo Parere di orientamento verrà sottoposto agli azionisti in vista del rinnovo, da votare dall'assemblea a fine aprile
Così il presidente ai colleghi, aprendo il consiglio ora in corso sul punto all’ordine del giorno relativo alla short list: "Ho fatto i conti e quasi con stupore verso me stesso ho realizzato che sono ben 11 anni che rivesto la carica di Presidente di Generali. Questa lunga esperienza mi porta a condividere il desiderio di rinnovamento del Consiglio, uscirò quindi in piena serenità e unità d'intenti"
Le società del gruppo Caltagirone hanno annunciato il recesso unilaterale e immediato dal patto parasociale, che ad oggi raccoglie il 16% del capitale del Leone. Il gruppo presenterà una propria lista per il rinnovo del cda. La motivazione della decisione è quella di "perseguire le proprie strategie e prescegliere le proprie politiche di voto"
Mentre in Italia continua lo scontro per il nuovo vertice, il Leone di Trieste si è spinto in India dove è il primo player a sfruttare il nuovo limite alle partecipazioni in aziende straniere. Aumentata la presa sia nella joint venture nel segmento Danni, in cui è arrivata al 74%, con un'operazione da 145 milioni, sia in quella Vita dove entro il 2022 salirà al 71%
La nota della compagnia del Leone di San Marco parla di una scelta dettata da “motivi personali”. Ma, dopo le dimissioni di Caltagirone e Bardin, la situazione rimane tesa. Al momento pare che il board sia alla ricerca di individuare in tempi brevi tre nomi che dovranno poi essere cooptati dal cda stesso
Pubblicata la versione definitiva del richiamo di attenzione sulle lista del Cda, con l'indicazione di alcune istruzioni per garantire la maggior trasparenza possibile. Un "prontuario" generale che vale però per il caso concreto del rinnovo del board della compagnia triestina, che vede contrapposti il consiglio uscente (sostenuto da Mediobanca) e dall'altro un patto di consultazione fra Caltagirone, Del Vecchio e Fondazione Crt
Romolo Bardin, consigliere in quota Delfin, ha annunciato le sue dimissioni prima dell’apertura della Borsa. Una mossa che segue lo strappo di settimana scorsa di Francesco Gaetano Caltagirone, in vista dell’assemblea per decidere il futuro del gruppo. A seguito di questa decisione, tutto il patto non sarà più tenuto ad alcun aggiornamento sulla propria partecipazione complessiva
Le recenti dimissioni di Francesco Gaetano Caltagirone hanno scosso il mercato, riflettendosi in Borsa. La decisione, presa nella sera del 13 gennaio, è motivata dall’imprenditore richiamando un quadro nel quale la sua persona sarebbe "palesemente osteggiata”. Date queste accuse, l'istituto di vigilanza sulle assicurazioni "segue con grande attenzione questa fase”
Il figlio di Luciano si prende la guida della cassaforte di famiglia da 12 miliardi di asset, mentre il ruolo di ad va ad Enrico Laghi. Sullo sfondo di nuove regole di governance che premiano i familiari dei quattro capostipiti e mettono al riparo gli investimenti da ingerenze esterne. Nove i consiglieri: quattro interni e cinque esterni, per serrare le fila in vista delle partite Atlantia, Benetton Group e, soprattutto, Generali
Fra i target del documento, che ha ricevuto il voto contrario di Caltagirone e quello favorevole di Pucci, spicca anche una crescita degli utili, stimata in una forchetta tra +6% e +8%. Per gli azionisti stimati dividendi cumulativi da 5,2 fino a 5,6 mld contro i 4,5 mld del piano precedente, identificando in Generali "un gruppo innovativo focalizzato sui clienti e sull’utilizzo dei dati"
Il ceo francese soddisfatto per il successo dell'operazione da 1,24 mld su cui si basano le sue speranze di riconferma: "Con questa acquisizione abbiamo ribadito il primato italiano nel settore danni". Il 5 novembre il pagamento a chi ha aderito all'offerta pubblica di acquisto da parte del Leone di Trieste. Mano tesa del numero uno di Generali Italia, Sesana, al personale dell'istituto veronese
Risultati eccezionali comunicati dal colosso italo-francese: fatturato prossimo ai 5,5 mld grazie anche al contributo di GrandVision. Generazione di cassa a 2,3 mld nei primi 9 mesi. L’e-commerce in crescita del 50%. Esulta l’ad Milleri: “Solidi come non mai”. Record storico del titolo. Il “grande vecchio” di Agordo sempre più liquido: ora può concentrarsi sulla sfida a Donnet e Nagel
Dopo che già ieri, 28 ottobre, era stata superata la soglia del 50% con un giorno di anticipo rispetto alla scadenza dell'offerta, il Leone di Trieste è arrivato alla fatidica soglia dei due terzi, avendo così il controllo dell'assemblea straordinaria. Aprendo così la strada non solo al delisting di Cattolica (che segna un -2,7% in Borsa), ma anche alla fusione tra i due gruppi
Generali è al 43,5% di Cattolica. È quanto emerge dai risultati aggiornati a stasera dell'Offerta pubblica lanciata dal Leone, che si concluderà venerdì. All'Opa, infatti, è stato consegnato poco meno del 20% del capitale della compagnia veronese (l'11% di azioni proprie, poco meno del 7% di B...
L'ad della compagnia triestina protagonista dell’Insurance Day 2021: "Offerto ai nostri azionisti il ritorno più alto del settore. Primi al mondo ad adeguarci ai tassi bassi. L'Opa su Cattolica? Fa parte del piano d'espansione, soprattutto in Italia”. Fissata la date dell'assemblea che rinnoverà il Cda: sfida aperta a Del Vecchio e Caltagirone
Dalla Consob è stata richiesta un’integrazione delle informazioni essenziali tra le due parti, in modo tale da sintetizzare il contenuto delle clausole. Questa comunicazione fa riferimento a un numero maggiore di azioni rispetto alla data di stipula dell’accordo. Inoltre il Leone ha ottenuto l'autorizzazione preventiva all'acquisizione di una partecipazione nell’istituto assicurativo milanese
Dalla Consob è stata richiesta un’integrazione delle informazioni essenziali tra le due parti, in modo tale da sintetizzare il contenuto delle clausole. Questa comunicazione fa riferimento a un numero maggiore di azioni rispetto alla data di stipula dell’accordo. Inoltre il Leone ha ottenuto l'autorizzazione preventiva all'acquisizione di una partecipazione nell’istituto assicurativo milanese
Il Leone di Trieste già dal 2016 aveva sperimentato forme di lavoro agile, con l’obiettivo di estenderle a tutto il personale nel giro di cinque anni. La pandemia ha accelerato il processo, e ora anche l’amministratore delegato conferma che il futuro sta nell’unione delle diverse modalità di lavoro
Il Leone ha presentato il nuovo piano per l’impatto ambientale e climatico del gruppo. Gli obiettivi prevedono il disinvestimento del portafoglio dal settore carbonifero e la riduzione dell’esposizione assicurativa a tale settore per diventare climate negative entro il 2040. Intanto, Jp Morgan alza l’asticella del target price a 21 euro: “Ben posizionata, ha ridotto volatilità utili”
Il manager francese si è espresso su diversi ambiti durante la conferenza organizzata dal Financial Times. Ottimista sulla ripresa post pandemica, Donnet si è più volte espresso sulla centralità degli investimenti sostenibili, chiedendo apertamente un cambio della normativa europea. E sulle criptovalute: “Generali non ha investito in Bitcoin, difficile valutare rischI”
La compagnia veronese ha posticipato la seconda tranche dei 500 mln di aumento di capitale richiesti dall’Ivass per consentire ai propri azionisti di decidere se aderire all’opa Generali. Il cda di Cattolica ha ingaggiato Goldman Sachs e Kpmg per valutare l’offerta di Generali. Il mercato continua a puntare su un rilancio, con il titolo che scambia a 7,13 euro (+0,42%)
La compagnia triestina avrebbe messo nel mirino il ramo di asset management di Nationale-Nederlanden con un’offerta da circa 1,5 mld. Secondo Bloomberg, sarebbero interessati anche altri operatori, fra cui Intesa SanPaolo. Reuters ritiene che l’offerta di Generali non sia sufficiente per aggiudicarselo. Equita ritiene l’operazione “consistente con la strategia M&A”
Giornata tranquilla in Borsa per il titolo della compagnia assicurativa di Verona: chiusura a 7 euro. Gli operatori si aspettano un prossimo rialzo del prezzo dell'offerta, complici gli ottimi risultati del trimestre e la presenza di forti investitori istituzionali nel capitale scaligero. Marchi, presidente di Finint: “Il Veneto perde un altro protagonista”
Il Leone di Trieste, dopo l’assalto fallito alle attività di Axa in Polonia e il caos interno causato dall’opzione Malesia, si lancia sul mercato interno per diventare leader del segmento danni. Pronti 6,75 euro ad azione per il restante capitale della compagnia veronese (di cui già detiene il 23,67%): previsti 80 mln di sinergie all’anno. E il titolo scaligero vola in Borsa, chiudendo a +15,11%
La Fondazione del gruppo assicurativo annuncia la collaborazione con il colosso dell'informatica nell’ambito dell'iniziativa già attiva in diversi Paesi e che ora coinvolge oltre mille studenti. Obiettivo: creare opportunità di formazione per i migranti in fuga. Il presidente Galateri: “Supporto a chi desidera diventare protagonista”
Utile netto d'inizio 2021 pari a 802 milioni di euro. La prossima settimana la prima tranche di dividendo, in ottobre il "recupero" di quanto non versato nel 2020 causa pandemia. In cassa 2,3 miliardi di liquidità, ma per gli analisti la potenza di fuoco sfiora i tre. Il cfo Borean: "Acquisizioni? Non sono un obbligo"
L’istituto mette a segno il “miglior mese di sempre” per la raccolta, portandola ad oltre 2,4 mld da inizio anno (+29% rispetto al 2020). In crescita anche la raccolta in soluzioni amministrate e le masse sotto consulenza, che salgono a 6,6 mld totali (+37% su base annua). L’ad Mossa: “Crescita superiore alle aspettative, siamo fiduciosi”
L’imprenditore romano, socio con il 5,63% del Leone, strappa sull’operato dell’ad Donnet. Nonostante avesse firmato il bilancio in cda con gli altri consiglieri, non deposita le proprie azioni per l’assise dei soci che si tiene a Trieste. Dopo le tensioni degli scorsi mesi su Cattolica, Mediobanca e, recentemente, sull’operazione di acquisizione in Malesia, ora è scontro aperto
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