Le sigle Fim, Fiom e Uilm: "Soddisfazione per i risultati del gruppo, ora rafforziamo le relazioni sindacali". Sottolineate le incertezze sulla domanda e sulle difficoltà di approvvigionamento, ma anche i continui investimenti in innovazione e sostenibilità
Il contenzioso era partito in seguito alla firma dell’accordo, con la sola firma della Fiom, che aveva cancellato la flessibilità in ingresso a lavoro di 2 ore prevista dal contratto aziendale del 2021, firmato da Fim, Fiom, Uilm e azienda, riducendola di mezz’ora. Una "grande vittoria" per Fim, secondo cui "le aziende devono rispettare gli accordi sottoscritti con tutte le organizzazioni sindacali"
Per le sigle la svolta contrattuale, originata dalla fine dei legami dell'azienda della componentistica con Stellantis, dovrà “coniugare le migliori specificità del Contratto collettivo specifico di Lavoro e del Contratto collettivo nazionale di Lavoro dell’Industria metalmeccanica”. Garantendo paghe e premi più alti e un pieno recupero del potere d'acquisto
La Fiom non vede passi avanti sulle garanzie delle quote di produzione di Stellantis in Italia, mentre l'azienda rivendica, al termine dell'incontro al Mise, il proprio impegno in tal senso. A mediare è la Fim, che apprezza la volontà di investire sull'elettrico in Italia e, per la Maserati di Modena, chiede chiarezza ma riconosce prospettive di crescita
Si è risolta nel migliore dei modi, con il riassorbimento di buona parte dei lavoratori lasciati a casa dall'ormai ex proprietà del Gruppo Evoca, la vertenza che ha tenuto col fiato sospeso i dipendenti del produttore di macchine da caffè di Gaggio Montano. Esultano i sindacati, mentre la politica promette di accompagnare il piano industriale degli acquirenti e di aiutare nella ricollocazione chi resterà fuori
Sono le parole dell'assessore al Lavoro, dopo il confronto fra proprietà e sindacati sul futuro dell'azienda di Gaggio Montano, a far ben sperare. “L'ad ha dichiarato che c'è una manifestazione d'interesse". I rumors indicano un gruppo che fattura oltre 100 mln. Fim e Fiom sono cautamente speranzose, ma chiedono garanzie occupazionali, altre 8 settimane di Cig e lo stop ai progetti di delocalizzazione
Se ancora non si vedono, nell'E-R del Patto per il Lavoro, procedure collettive preoccupanti, sono altri fattori a mettere in ansia i metalmeccanici. Fiom, Fim e Uilm Bologna mettono in guardia sullo sdoppiamento delle intese nazionali. Citando esempi già accaduti del "tentativo di alcune società di firmare documenti capestro, con la compiacenza anche di qualche sigla sindacale"
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