Verona mette le mani avanti: "Se arrivano gli aiuti per la rassegna di Milano, allora li vogliamo pure noi". Posizione fotocopia del dg di BolognaFiere, Bruzzone: "E' un anno che il settore è abbandonato a se stesso. Vietato favorire un solo soggetto". Attesa per sapere quali sono le agevolazioni allo studio
L’azienda quotata specializzata in eventi fieristici ha riunito i soci. Approvati i risultati 2020: confermata la perdita da 12,6 mln che sarà portata a nuovo. Eletto il nuovo cda, che resterà in carica per il triennio: 95% dei voti alla lista di maggioranza Rimini Congressi. Lorenzo Cagnoni nominato presidente e Corrado Arturo Peraboni amministratore delegato
La Fiera Bolognese torna ad accogliere l’industria cosmetica con una manifestazione che prevede ingressi suddivisi per aree espositive e la concentrazione delle iniziative in un arco di tempo più ristretto, per permettere ad aziende e operatori di abbreviare il tempo di permanenza in fiera. Salute, sostenibilità e cura della persona al centro
La politica non vuol perdere la faccia, le imprese produttrici tirano dritto: ne esce una soluzione di compromesso, utile a poter sostenere che all'edizione di settembre Milano non rinuncia. Ma, per stessa ammissione degli organizzatori, sarà un evento-mini. E l'archistar si dice pronto a ospitare quel che si riuscirà a mettere assieme
La bufera Covid investe di nuovo il sistema: disertano i buyer esteri. A Milano ufficializzate le dimissioni del presidente Luti, tutto tace per il Salone settembrino. I poli fieristici cercano di organizzarsi manifestazioni, ma l’incertezza non aiuta. FieraBololgna mostra ottimismo sull’evento ceramistico, gli orafi sperano in vaccini e green card
Insicurezza degli organizzatori direttamente proporzionale all’incertezza dei partecipanti. Chieste indicazioni rapide, mentre aumenta il malumore per la scelta del periodo: “Settembre inadatto”. E tra i mobilieri c’è chi dice: “In queste condizioni, meglio esporre in Asia”
Come accaduto tra Grecia e Ue negli anni scorsi, la politica veronese reclama soldi da Cariverona “per il bene della città”. Ma nessuno degli altri soci si è impegnato a sottoscrivere l’aumento e Fondazione, prima di versare il denaro, vuole garanzie sul rilancio. Il rischio? Come la Grecia cedette il Porto del Pireo ai cinesi, così la politica scaligera per sopravvivere potrebbe voler vendere il Vinitaly
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