Le parole della Lega affermano il fallimento del People Mover a causa del suo "funzionamento a singhiozzo" che genera preoccupazione in tutte le istituzioni coinvolte. Il Comune di Bologna ha quindi sospeso il pagamento delle trance alla società che lo gestisce. La Regione "sta raccogliendo tutte le informazioni perché si trovi una soluzione definitiva al problema"
Dai dati diffusi da Unioncamere, in riferimento a Rimini, Forlì e Cesena, emerge come siano state aperte 118 procedure fallimentari, in crescita sul 2020 ma minori rispetto alle 130 del pre-pandemia. Ad esserne più interessati risultano il settore dei servizi, il commercio, gli immobili, le imprese e il manifatturiero
Il prossimo martedì si terrà l’udienza al tribunale di Bologna per il fallimento di "Les Copains", marchio storico di moda. A rischio 35 dipendenti, che hanno organizzato diversi presidi davanti alla sede bolognese. Denunciata una mancanza di trasparenza da Sandro Ghelfi: "Gli stipendi precedenti sono stati rateizzati senza comunicarci preventivamente che c'erano problemi”
Anche questa volta, nessuno ha presentato offerte per la società di bioplastiche con stabilimento a Castel San Pietro Terme (BO), fallita nel 2019 e con gli ex vertici sotto inchiesta per bancarotta. Il prezzo di partenza proposto dal bando era di 42 mln, dopo i 95 mln di maggio, poi scesi a 72,5 mln a luglio e a 54,5 mln a ottobre. Si proseguirà con l'esercizio provvisorio
Le prospettive future della società di bioplastiche sono ancora incerte, soprattutto in vista della prossima asta, prevista il 27 ottobre, quando si terrà il terzo bando per cedere l'azienda. I due curatori fallimentari, Luca Mandrioli e Antonio Gaiani rimangono però ottimisti: "L'azienda è attualmente nelle condizioni di poter ripartire con un nuovo progetto industriale"
L'azienda della bioplastica con sede nel Bolognese, fallita nel 2019 e con gli ex vertici al centro di un'inchiesta per manipolazione del mercato e false comunicazioni sociali, sarà per la terza volta oggetto di "contesa". Con un prezzo di partenza inferiore di circa 40mln rispetto alla prima asta (svoltasi lo scorso maggio), la è quella di tentare di evitare lo “spezzatino”
L’accordo ha valenza retroattiva a partire dal 5 luglio 2021, data in cui il tribunale di Bologna ha decretato il fallimento dell’azienda della famiglia Maccaferri. Questo permetterà agli ex dipendenti di evitare vuoti retributivi e contributivi. A darne notizia è la Fiom-Cgil, annunciando che sarà valido fino al 4 luglio 2022. Con questo accordo viene ribadito l'impegno verso i lavoratori
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