Alan Fabbri anticipa la lista per la sua rielezione dicendosi orgoglioso di poter rappresentare, con i propri candidati “uno spaccato della città”. Questa è solo una delle liste che appoggeranno la rielezione dell’attuale sindaco, tutte di centrodestra. Negato il confronto pubblico voluto dal candidato di centrosinistra Fabio Anselmo
Il centrodestra vola oltre il 44% e vince le elezioni. Giorgia Meloni protagonista ma non sfonda il muro del 30%, mentre Forza Italia stupisce con quasi l’8% e potrebbe imprimere un profilo moderato al nuovo governo. Crollo della Lega di Salvini che in Veneto sta sotto il 15%. Meloni verso Palazzo Chigi ma avrà bisogno di un contrappeso. E chi altro se non Mario Draghi?
Il centrodestra vola oltre il 44% e vince le elezioni. Giorgia Meloni protagonista ma non sfonda il muro del 30%, mentre Forza Italia stupisce con quasi l’8% e potrebbe imprimere un profilo moderato al nuovo governo. Crollo della Lega di Salvini che sta sotto il 10% e in Veneto e Lombardia sotto il 15%. In Emilia centrosinistra prosciugato da Calenda e 5 stelle. Meloni verso Palazzo Chigi ma avrà bisogno di un contrappeso. Chi altro se non Draghi?
Il presidente della Regione Stefano Bonaccini replica alle voci di un suo futuro come segretario del Pd, nel caso di un risultato negativo alle prossime elezioni. In risposta, prende le distanze e richiama l'attenzione all'impegno quotidiano per ottenere il miglior risultato possibile: "Ogni sera cerco di essere in qualche luogo a dare una mano al partito"
L'assessora al Welfare non molla l'osso e richiama la coalizione del centrodestra all'attenzione: "Confermo la mia disponibilità a candidarmi e aspetto una risposta urgente. Altrimenti farò le mie scelte". È a questo punto ad un bivio: aspettare un'ipotetica vittoria alle politiche di Fdi, che potrebbe a quel punto avere la forza di imporla come candidata del centrodestra al Pirellone, oppure cedere all'attrattiva di Calenda. La scelta potrebbe influenzare gli equilibri nazionali
Ecco come le dinamiche in corso in Lombardia, Veneto ed Emilia disegnano scenari politici non scontati. In Emilia Bonaccini trascinerà il Pd draghiano di Letta a un risultato oltre il 25%. I “governisti” della Lega punteranno alla sconfitta di Salvini portando i loro voti verso i centristi. Calenda con Gelmini e Brunetta verso il 10%. FDI ad un bivio: opteranno per un populismo puntando sulla vittoria di Trump o sceglieranno un profilo moderato per un centrodestra di governo e Moratti presidente?
Il politologo veneto Paolo Feltrin spiega che “una politica attenta solo al centro storico delle città perde di vista i problemi di una larga maggioranza”. E così nasce il populismo, e ha successo. Sulle ultime comunali: “Non è detto che la Lega abbia perso, il risultato non può essere traslato sulle politiche. Ma il partito ha un problema: non capisce che deve strutturare le sue correnti per non implodere”
Lo scontro Salvini – Zaia massacra la Lega e il centrodestra in Veneto che, dopo Padova, perde pure a Verona. L’unico leghista a salvarsi è Fedriga. Bonaccini stravince invece in Emilia diventando l’uomo capace di parlare ai territori del Nord. In Lombardia il centrosinistra avanza vincendo di misura anche a Monza, ma pesa la sconfitta di Como
Il comitato elettorale cantava già vittoria nel tardo pomeriggio, in serata poi l'ufficialità: il centrosinistra della candidata civica Daniela Angelini che torna al governo cittadino, dopo gli 8 anni a guida Tosi (centrodestra). A lei il 50,29% delle preferenze. Rimane indietro Caldari col 37,84%
Concluso lo spoglio al comune di Piacenza. A fronte di un'affluenza totale pari al 53,21%, tutte le 108 sezioni scrutinate sanciscono una sonora bocciatura per la candidata uscente in quota al centrodestra Patrizia Barberi (37%) che arranca sulle spalle della candita del Pd Katia Tiraboschi (39,9%). Il ballottaggio che verrà si annuncia più che tirato
Il sindaco presenta la lista civica che la sostiene: dentro anche il gruppo “Liberi”. Trespidi salda il legame dopo le divisioni del 2017. Trespidi era all’opposizione (si candidò nel 2017 contro il centrodestra) e ora sostiene il sindaco uscente. Ma quei dissapori sono alle spalle. Il sindaco Barbieri: ”Un’alleanza amministrativa per il rilancio di Piacenza nella fase post Covid“
Saranno elezioni indirette (che coinvolgeranno 65 mila tra sindaci e consiglieri comunali), quelle che riguarderanno, fra le altre, le province di Bergamo, Lecco, Mantova e Pavia per la Lombardia, Ferrara, Forlì-Cesena, Parma e Ravenna per l’Emilia-Romagna, Rovigo e Treviso per il Veneto. Enti che, tuttavia, sembrano essere passati in secondo piano a seguito della riforma Delrio e alla mancata vittoria del referendum del 2016
Primi nervosismi in vista delle elezioni amministrative in programma per il prossimo anno. Il partito della Meloni non appoggia per un secondo mandato il sindaco uscente Landriscina e punta sul segretario provinciale del partito Molinari. Salvini su tutte le furie accusa la collega leader di “non giocare da squadra”
I risultati dei ballottaggi, che vedono il centrosinistra vincitore quasi su tutta la linea, confermano quanto chiaro già due settimane fa: l’elettorato del centrodestra è stanco e disilluso, incapace di comprendere la direzione di Salvini e Meloni. I festeggiamenti del centrosinistra siano allora contenuti: il trionfo dipende solo dalla grande astensione degli elettori della sponda rivale. L’antidoto all’instabilità lo fornisce l’esempio di Conegliano, che mette assieme i moderati, da sempre la maggioranza del Paese
In Emilia-Romagna nel Comune di Pavullo nel Frignano vince al ballottaggio Davide Venturelli, che ottiene il 58,01% dei voti, con un totale di 4.354 voti, superando così il candidato di centro-destra Luciano Biolchini che si ferma al 41,99%, con 3.152 voti. L'effluenza registrata il 18 ottobre alle ore 15 è del 53,14%, inferiore rispetto a quella del primo turno che era del 60.6%
Nel comune modenese vince al ballottaggio il candidato di centrosinsitra con il 62,16% dei voti, per un totale di 3.634 di voti, mentre lo sfidante Sandro Palazzi termina la corsa con 2.212 voti, il 37,84%. In questo secondo turno l'affluenza risulta inferiore rispetto alla precedente: il 18 ottobre alle ore 15 si è registrata, infatti, una percentuale del 50,71%
Dai dati finali di questo ballottaggio emerge vittoriosa la candidata di centro-sinistra Franca Foronchi, che ha ottenuto il 63,48% dei voti e un totale di 4.026 voti. L'uscente sindaco si ferma invece a 2.316 voti, sconfitto con il 36,52%. L'affluenza in questo secondo turno è del 46,82%, inferiore rispetto ala prima tornata, che aveva visto invece numeri attorno al 53,10%
Nel comune ferrarese di Cento a vincere al ballottaggio è stato Edoardo Accorsi, candidato sostenuto dal centrosinistra e dal Pd contro l'uscente Toselli. Accorsi ha ottenuto il 56,79% dei voti, per un totale di 7.693 voti, mentre Toselli è rimasto con il 43,21% dei voti, con 5.853. Per quanto riguarda l'affluenza alle urne, alle ore 15 del 18 ottobre, i dati registravano un 50,06%
Nelle giornate di domenica 3 e lunedì 4 ottobre sono chiamati ad esprimere la propria preferenza quasi 865 mila elettori in totale. La sfida principale è quella tra Lepore e Battistini all'ombra delle Due Torri, ma c'è grande attesa anche per i risultati di Ravenna e Rimini. Gli eventuali ballottaggi in programma domenica 17 e lunedì 18 ottobre
Il candidato sindaco del centrodestra “chiama” l’avversario e scherza sul sé stesso: “Ho perso 10 chili in un mese, sono pronto a correre. Berlusconi? Non è lui che mi ha messo a dieta”. L’uscente, in vantaggio, ostenta calma e vuole anche gli altri pretendenti. Ennesima frecciata di Lupi durante la vetrina della sua lista: “La scelta di Bernardo? Sembravamo quelli di X Factor”
Che sapore avranno le comunali? Possamai (Pd): “Nella piccola Venezia i nomi ancora non ci sono, ci stiamo lavorando”. Dal Mas (Fi): “Il partito perde pezzi, ma possiamo ancora dire molto grazie al governo Draghi”. Shaurli (Pd): “Per il futuro di Trieste il centrosinistra è pronto”. Rosato (Iv): “Il Pd lasci l’assistenzialismo dei 5s e abbracci il nostro riformismo”
Lepore contro Battistini sotto le Due Torri, De Pascale contro un'ampia rosa di sfidanti (capitanata da Donati) nella città dei mosaici e Sadegholvaad senza ancora uno sfidante certo in riva al Rubicone. Tre capoluoghi e problemi simili, con un Pd che cerca la quadra con i 5s per allargare il fronte progressista e con Lega, Fi e Fdi a scontrarsi come e più di quanto già fanno a Roma
Mentre il leader leghista e l'imprenditore bolognese compaiono fianco a fianco all'ombra a Bologna, anche Fratelli d'Italia e Forza Italia - in un clima di coalizione che resta teso - dichiarano il proprio assenso. A due mesi e mezzo dall'apertura delle urne, stavolta allo sfidante di Lepore aspetta solo l'investitura formale e congiunta. Cangini irritato, ma libera la strada
Il neo-eletto è un notissimo agricoltore di San Polo di Podenzano (Pc). Nel suo incarico all'Asipo sarà affiancato dal vicepresidente Corrado Ferrari, importante produttore di pomodoro di Mantova. Fra gli obiettivi dei due alla guida, anche "stringere maggiormente i legami con territori ai quali appartengono le aziende socie, a partire dal mantovano"
La scelta degli sfidanti di Sala e Lepore per il centrodestra diventa un’infinita commedia: nomi noti e meno noti, bruciati nello spazio di poche ore dalle dichiarazioni taglienti di leader e gregari. Il capo del Carroccio mantiene il centro del ring per non farselo soffiare da Giorgia Meloni, a costo di diventare il protagonista assoluto del festival delle ripetizioni: “Ne sono certo, chiudiamo in settimana”
Il fiorentino dimostra ancora una volta lucidità e spregiudicatezza, doti che gli permettono spesso di essere determinante. Ora pensa e muove le sue pedine in vista delle amministrative d'autunno. Ma sullo sfondo c'è un governo Draghi che conclude la legislatura e una nuova legge elettorale a base proporzionale
Mentre i demi metabolizzano il passaggio di Aitini dal fronte di Lepore a quello della Conti, i "conservatori" passano al vaglio la rosa dei candidati alla ricerca di un Guazzaloca. Da Galletti a Tonelli e da Cangini a Bignami, aspettando le primarie dem del 20 giugno. Sullo sfondo l'ipotesi di un patto di non aggressione Renzi-Salvini
La votazione per sostituire l’attuale rettore Francesco Ubertini si svolgerà attraverso la piattaforma ‘U-Vote Online’, il 22 e il 23 giugno prossimi. Gli elenchi provvisori dell’elettorato attivo sono pubblicati sul portale dell’Università emiliana; l’elezione si svolgerà sulla base di candidature obbligatorie sostenute da sottoscrizioni
Il politologo e saggista modenese sulla sfida tra l'assessore e la renziana: “Lui favorito, ma lei è la novità: gran mossa tattica di Renzi. Se vincesse Isabella pochi spazi per il centrodestra: i moderati avrebbero un’interlocutrice”. E sul duello meneghino Sala-Albertini: “Sindaci-fotocopia, entrambi puntano al rilancio di una Milano in difficoltà”
Subito teso il confronto tra i pretendenti del centrosinistra alla candidatura a sindaco di Bologna. L'assessore Pd contesta l’autonomia della sindaca di San Lazzaro: “È iscritta a Iv, dica che la manda il leader del suo partito. Io ho l’appoggio di Letta e sono la persona che unisce di più”. Replica Isabella: “Non ho capi, rappresento già l'unione della coalizione”. Aitini, terzo incomodo, non molla
Conferme delle aperture leghiste all'ex primo cittadino. Dopo i tentennamenti, il centrodestra spera di aver trovato il nome per uscire dall'impasse sulla candidatura a sindaco. Il segretario: "Mi ha fatto molto piacere aver risentito al telefono dopo tanto tempo una persona di valore e aver discusso di quartieri, sviluppo, crescita, Olimpiadi. Si parla la stessa lingua"
La discesa in campo della sindaca di San Lazzaro sponsorizzata da Renzi riscuote nuovi sostenitori e preoccupa il Pd. La strategia dei dem è delegittimare la prima cittadina in quanto «calata dall'alto dal leader di Italia Viva». Ma a preoccupare la segreteria provinciale sono anche le divisioni interne, con i tentativi per presentarsi con un candidato unico alle eventuali primarie
La segretaria nazionale dem frena la fuga in avanti del leader di Italia Viva, che ha lanciato la candidatura della sindaca di San Lazzaro. Boccia: «Basta accettare le primarie e si allarga la coalizione, le regole sono queste». Intanto la prima cittadina vorrebbe confrontarsi con il segretario nazionale del Pd, Enrico Letta. E non chiude le porte ai Cinque Stelle
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