Il leader sconfitto del centrodestra ha appena annunciato il ritiro dal Consiglio comunale: sarà sostituito da Samuela Quercioli. Sull'altro fronte Italia Viva prepara la fronda contro la propria (ormai ex) capofila. Nel primo caso la mossa, pur non concordata con i partiti, risponderebbe a una "strategia di rilancio", nel secondo pare l'effetto del mancato ingresso in giunta dei renziani
Se la leader di Coalizione Civica sarà la numero due della squadra, tra il pentastellato a la sardina a spuntarla è il primo (Rapporti consiliari e Agenda digitale), mentre il secondo, da delegato del sindaco, si occuperà di turismo. Già nella prima Giunta Merola, invece, torna in pista il deputato Luca Rizzo Nervo (Welfare), mentre una conferma è quella della Orioli (Mobilità e Infrastrutture. Lepore, poi, tiene per sè Cultura e Sanità, mentre al Bilancio va l'outsider Li Calzi
E' tutta ancora da fare la squadra di governo del nuovo sindaco di Bologna: attese novità per mercoledì. Unica certezza, la vicesindaca in pectore, Emily Clancy di Coalizione Civica, mentre, per opposte ragioni, non sono più così blindati i posti da assessore del pentastellato e del giovane attivista civico, l'uno alle prese con la debacle di partito e l'altro ritenuto scomodo dal Pd
Il neo-sindaco guarda già al domani, partendo dalla composizione di una squadra di governo nella quale un ruolo di spicco spetterà alla leader della seconda forza di coalizione, Emily Clancy. In Consiglio si profilano cinque anni di battaglia, visto il raddoppio dei consiglieri d'opposizione e un rapporto di forze interno meno sbilanciato verso il Pd. "Il primo modello a cui guardare? Barcellona"
Sotto le Due Torri non c'è storia: Matteo Lepore è ben oltre il 60% e intravvede il record di percentuale di preferenze, mentre Battistini è lontano dal 30%. Nel capoluogo romagnolo, invece, la partita, come da pronostico, è molto aperta, con Sadegholvaad sul filo di una maggioranza assoluta che scongiurerebbe l'ipotesi di una sfida con Ceccarelli al secondo turno
A una manciata di giorni dalle urne, ecco i rimpianti per i militanti azzurri emiliani. Lepore risulta favoritissimo su un Battistini fortemente voluto da Salvini. E i forzisti ancora non mandano giù il mancato accordo sul nome dell'ex direttore del Carlino, definito "autentico leader" e "punto di riferimento culturale"
Dalle ostetriche di comunità ai boschi urbani, passando per la lotta al degrado e i progetti di inclusione, l'intesa a sinistra piace alla sindaca di San Lazzaro e consolida l'alleanza con il favoritissimo Lepore. Nel centrodestra, intanto, fioccano le proposte di rottura, fra rivoluzioni urbanistiche, nuove politiche sui rifiuti e decentramento di Sant'Orsola e università. Si vota fra meno di tre settimane
Le campagne elettorali dei contendenti sbarca in centro: inaugurato il quartier generale del centrosinistra, da dove è stato lanciato un piano da 50 mln in tema di edilizia pubblica. Il candidato del centrodestra approva invece il progetto leghista che promette 1.500 nuovi parcheggi interrati. Ma la scena se la prendono i contiani: Bugani appoggia il Pd ed è sicuro che "l'esperienza bolognese farà da apripista"
Sancita l'esclusione degli assessori uscenti che alle Primarie avevano sostenuto Isabella Conti: fuori i due colleghi di Lepore e tutti i rappresentanti di Base Riformista e Perdavvero. A guidare la squadra sarà invece la professoressa di Letteratura inglese di Unibo, mentre le conferme più attese sono quelle del leader delle Sardine, di Claudio Mazzanti e Simone Borsari
La lista a sostegno di Matteo Lepore si farà, ma nel frattempo, la sindaca di San Lazzaro, ha costituito un’associazione politico-culturale, un manifesto di valori e una scuola di politica e amministrazione per i giovani tra i 16 e i 30 anni. "Il primo punto del manifesto di valori è ridurre i conflitti e rifiutare la logica del nemico. Serve un linguaggio diverso da parte della politica"
Lepore contro Battistini sotto le Due Torri, De Pascale contro un'ampia rosa di sfidanti (capitanata da Donati) nella città dei mosaici e Sadegholvaad senza ancora uno sfidante certo in riva al Rubicone. Tre capoluoghi e problemi simili, con un Pd che cerca la quadra con i 5s per allargare il fronte progressista e con Lega, Fi e Fdi a scontrarsi come e più di quanto già fanno a Roma
Mentre il leader leghista e l'imprenditore bolognese compaiono fianco a fianco all'ombra a Bologna, anche Fratelli d'Italia e Forza Italia - in un clima di coalizione che resta teso - dichiarano il proprio assenso. A due mesi e mezzo dall'apertura delle urne, stavolta allo sfidante di Lepore aspetta solo l'investitura formale e congiunta. Cangini irritato, ma libera la strada
All'imprenditore 65enne attivo nel settore dei motori industriali, civico di estrazione cattolica che si definisce il "Guazzaloca 4.0" manca solo l'ufficialità per sfidare Lepore alle Comunali. Vittoria della Lega, che lo ha preferito a Cangini e Mugavero. Resta da decidere se il padre della lista 'BolognaCiPiace' sfiderà gli avversari a metà settembre, come vorrebbe il Pd, o il 10 ottobre, come chiede il Carroccio
In occasione della presentazione del libro autobiografico all'ombra delle Due Torri, la leader di Fdi commenta la situazione di stallo della coalizione per le elezioni comunali di ottobre: "Credo che a questo punto ci sia la necessità di iniziare la campagna elettorale". In casa Lega insistono su un civico: "Noi vogliamo Battistini"
Prosegue a Bologna la sceneggiata sulla scelta del candidato che sfiderà Lepore. Dopo la riunione tra Fi, Fdi e Carroccio un nome non c'è ancora, ma sembra tramontata la candidatura dell'ex direttore del Resto del Carlino e senatore azzurro. L'imprenditore "civico" invece sembra piacere a Salvini ed in vantaggio su Mugavero. Resta da capire dove si piazzeranno i centristi di Galletti
Imminente l'annuncio del candidato di centrodestra che sfiderà Lepore per Palazzo d'Accursio. Sembra fatta per il senatore forzista ed ex direttore del Carlino, sostenuto con vigore da Fi e Fdi. Tra i 'civici', più graditi alla Lega, ancora in corsa l'editore Mugavero e l'imprenditore Battistini, con il secondo che potrebbe accettare un ruolo da vice
La scelta degli sfidanti di Sala e Lepore per il centrodestra diventa un’infinita commedia: nomi noti e meno noti, bruciati nello spazio di poche ore dalle dichiarazioni taglienti di leader e gregari. Il capo del Carroccio mantiene il centro del ring per non farselo soffiare da Giorgia Meloni, a costo di diventare il protagonista assoluto del festival delle ripetizioni: “Ne sono certo, chiudiamo in settimana”
Fra mani tese e qualche distinguo, è già iniziata l'opera di ricucitura degli strappi interni al mondo progressista bolognese, in vista dell'appuntamento autunnale con le Amministrative. Anche Renzi rassicura il candidato sindaco: "Da noi appoggio leale". Intanto il centrodestra è alla stretta finale, con Salvini che annuncia: "Il candidato? Entro la settimana"
Il neo-candidato sindaco del centrosinistra tende la mano agli avversari delle primarie. E i 5s gli confermano ufficialmente l'appoggio. Conti pensa di tornare alla sua San Lazzaro e si mostra pronta alla riconciliazione. Piovono complimenti dai leader progressisti nazionali, mentre il vincitore scalda i muscoli: "Una donna come vicesindaca. La classe dirigente del centrodestra bolognese? Limitata"
Al termine di un confronto interno rovente, il centrosinistra sceglie il candidato sindaco; domenica si vota fino alle 21. Oltre al web, ci sono i gazebo: l'obiettivo è arrivare a 20 mila partecipanti, superando i 12 mila di Torino, I duellanti alla fine abbassano i toni negli appelli finali. Intanto Salvini annuncia per il centrodestra "un tridente forte, così vinceremo sotto le Due Torri"
Archiviato l'accordo sull'orario di chiusura dei seggi, fissato per le 21 di domenica per dare un'ora in più a chi seguirà la Nazionale, resta il dubbio su cosa farà lo sconfitto tra Conti e Lepore. Intanto Bonaccini invoca "lealtà" e il Professore viene tirato nella mischia per una frase poco felice, ma - secondo lui - innocua
Si litiga sulla chiusura dei seggi: alle 20, alle 21 o alle 22, visti i timori di astensione legati alla contemporaneità della partita della Nazionale. Lepore: "Non temo flop simili a quello di Torino". Appoggio da Nardella e da Letta ("Sarà un ottimo sindaco"). Poi le visite di Zingaretti, Bonaccini e Provenzano. Isabella Conti, invece, promette "case pubbliche a 250 euro al mese" e insiste su lotta al degrado e svolta 'green'
A pochi giorni dal voto, mentre i militanti si danno battaglia in strada sulle misure dei banchetti e il segretario nazionale arriva in visita, l'assessore Pd ribadisce le accuse alla coalizione rivale: "Stanno inquinando la nostra sfida". E puntualizza: "C’è un candidato che rappresenta il centrosinistra, mentre dall’altra parte ce n'è uno che di fatto appartiene a Italia Viva”
Un tris di figure storiche dei dem felsinei (Gianni Grazia, Luciano Sita e Mauro Olivi) ha chiesto alla Commissione di garanzia interna se sia lecito, "per dirigenti e iscritti, chi corre alle primarie per un altro partito". Nel mirino il sostegno accordato alla sindaca di San Lazzaro dagli assessori Aitini e Lombardo, oltre che dal deputato Critelli e dalla europarlmentare Gualmini
La tensione tra Isabella Conti e Matteo Lepore, è inutile negarlo, è ancora alta. Ma, mentre il 20 giugno si avvicina, i toni iniziano ad abbassarsi e si comincia a parlare di programmi. Dalla 'Fabbrica' di Lepore, di prodiana memoria, alla svolta verde di Isabella, fino al comune desiderio di portare a 30 km/h i limiti di velocità in città
In un video affidato a Facebook, la sindaca di San Lazzaro pretende, dopo la minaccia di querela, che l'assessore all'Economia faccia mea culpa rispetto alle accuse che le aveva rivolto in tema di sostegno alla sua lista da parte di imprenditori che sfruttano il lavoro. "Bugie e attacchi personali intollerabili"
Si alza il livello dello scontro, con la sindaca di San Lazzaro che, ricordando la Colata di Idice, afferma come Lepore rappresenti la sinistra che "antepone gli interessi privati a quelli pubblici". E che, per questo, sia "privo dell'autonomia che un sindaco dovrebbe avere"
Il vicepresidente della Camera e coordinatore nazionale di Italia Viva tira la volata, a Milano e Bologna, ai candidati appoggiati da Renzi. "Tensioni col Pd in vista delle primarie? Solo leale confronto". Smentite intese sottobanco con Salvini. "Bene il cambio di rotta su Europa e vaccini impresso dal nuovo governo"
I dem perdono un altro pezzo in vista della consultazione di coalizione fissata per il 20 giugno, con l'appoggio dell'ex vicepresidente della Regione, Elisabetta Gualmini, alla civica-renziana Conti. A destra, intanto, si temporeggia, con Fabio Battistini a fare, per ora, la parte del favorito
Mentre i demi metabolizzano il passaggio di Aitini dal fronte di Lepore a quello della Conti, i "conservatori" passano al vaglio la rosa dei candidati alla ricerca di un Guazzaloca. Da Galletti a Tonelli e da Cangini a Bignami, aspettando le primarie dem del 20 giugno. Sullo sfondo l'ipotesi di un patto di non aggressione Renzi-Salvini
Ammessi al suffragio del 20 giugno tutti gli over 16, ad eccezione dei fuorisede, e gli stranieri residenti. Votazioni miste ai gazebo e on-line. Conti: "Fuori da Italia Viva per dedicarmi a Bologna. Lepore: "Coalizione larga a sinistra"
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