Il gruppo agroalimentare reggiano migliora anche la propria marginalità (38,5 mln, +52,9%) e i debiti passano da 109,8 mln a 69,2 mln. La controllata Centrale del Latte vede salire il proprio fatturato a quasi 170 mln (+17,1%), con un Ebitda di 15,6 mln (+31,3%) e un utile per 3,6 mln (+56,5%). Le due quotate hanno chiuso la giornata in Borsa rispettivamente a +7,1% e +20,3%. Il presidente Mastrolia: “Risultati oltre le previsioni. Ora speriamo di superare presto il miliardo di fatturato”
Questi i numeri al 30 settembre '22 del gruppo lattiero-caseario reggiano, che vede i ricavi crescere del 15,2% e l'utile scendere da 11,9 mln. Anche l'Ebitda scende a 39,6 mln (43,5 mln nel '21). Il presidente Mastrolia: "Dato un segnale di solidità commerciale e finanziaria". Nello stesso periodo, la controllata Centrale del Latte d'Italia fa segnare ricavi in crescita per 223,3 mln (207,6 nel '21) e 2,2 mln di utili (in calo da quota 8,9)
Il cda della società, che conta stabilimenti in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto ed è attiva nel mercato del latte fresco e a lunga durata, ha presentato i risultati del primo semestre 2022. Rispetto al 2021 cresce il fatturato (+6,6%) per effetto dell’acquisizione di nuova clientela e dell’incremento del prezzo medio di vendita. In ribasso invece Ebitda a 11,9 mln (-8,2%) e Ebit a 3,8 mln (-13,7%)
I ricavi del raggruppamento reggiano sono pari a 165,4 mln (+7,7%) e il suo ebitda è pari a 13,1 mln, in leggero calo sull'anno precedente. Come azienda attiva nel settore lattiero sconta il diffuso aumento dei costi di produzione "già ribaltato sui clienti". Stesso quadro per la controllata Cli, che ha ricavato il 5,8% in più anno su anno ma ha ridotto i margini dell'8,1%
Utile netto di soli 2,3 mln per la Centrale del Latte nel 2021, in calo del 44,5% rispetto al 2020. Mentre i ricavi arrivano a quota 283,4 mln (+57%) solo grazie al ramo Milk&Diary concessole in affitto dalla controllante Newlat Food. Quest'ultima, chiude a sua volta l'anno con un fatturato consolidato in aumento sul 2020 (555 mln, +18%) ma utile netto che passa dai 10,2 mln del 2019 a 6,2 mln. E La Borsa non premia la Centrale (-6,12%)
A fronte del ridimensionamento dei consumi di latte rispetto al periodo pandemico e di una crescita dei costi delle materie prime sommata alla mancata piena ripresa dell'HoReCa, il presidente del Gruppo agroalimentare reggiano plaude all'andamento del terzo trimestre. Rallentano fatturato e utili, però la posizione finanziaria è migliorata. In futuro "insistenza sulla crescita organica e su quella per linee esterne"
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