La decisione viene comunicata in una nota del gruppo specificando che "le motivazioni non sono state rese note". Questo a ridosso di un incontro fissato per lunedì per sanare le crepe createsi il 12 maggio scorso. Data in cui Donnet e Caltagirone si erano scontrati sulla decisione di non nominare un comitato per le operazioni strategiche, scelta non apprezzata dall'imprenditore romano
Nel giorno in cui il 'Leone' era chiamato al rinnovo del board, a trionfare è stata la lista presentata dal Cda uscente col 39,2% del capitale del gruppo. L'attuale ceo resterà in carica per altri tre anni. Tra gli scontenti, accanto a Caltagirone e Del Vecchio (che controllano, assieme, quasi il 20% dell'azionariato), quelle Confindustrie venete che su un cambio di regime avevano riposto grandi speranze
Indicato solo pochi giorni fa come ad nella lista promossa da Caltagirone, l'attuale responsabile Austria e Centro Est Europa è stato "sospeso con effetto immediato e fino ad ulteriore avviso". Grazie a una nota del gruppo, che spiega come per Cirinà "restino validi tutti gli obblighi statutari o contrattuali derivanti dal rapporto di lavoro con la compagnia"
La Vm 2006, Srl società del Gruppo Caltagirone, ha comunicato la propria determinazione di presentare una lista di candidati in vista del rinnovo del board previsto alla prossima assemblea del 29 aprile 2022. Come da ipotesi, ha prevalso la proposta di un board con un numero di candidati completo, quindi con un presidente e un amministratore delegato alternativi a quelli selezionati dal cda
La nota della compagnia del Leone di San Marco parla di una scelta dettata da “motivi personali”. Ma, dopo le dimissioni di Caltagirone e Bardin, la situazione rimane tesa. Al momento pare che il board sia alla ricerca di individuare in tempi brevi tre nomi che dovranno poi essere cooptati dal cda stesso
Pubblicata la versione definitiva del richiamo di attenzione sulle lista del Cda, con l'indicazione di alcune istruzioni per garantire la maggior trasparenza possibile. Un "prontuario" generale che vale però per il caso concreto del rinnovo del board della compagnia triestina, che vede contrapposti il consiglio uscente (sostenuto da Mediobanca) e dall'altro un patto di consultazione fra Caltagirone, Del Vecchio e Fondazione Crt
Romolo Bardin, consigliere in quota Delfin, ha annunciato le sue dimissioni prima dell’apertura della Borsa. Una mossa che segue lo strappo di settimana scorsa di Francesco Gaetano Caltagirone, in vista dell’assemblea per decidere il futuro del gruppo. A seguito di questa decisione, tutto il patto non sarà più tenuto ad alcun aggiornamento sulla propria partecipazione complessiva
Le recenti dimissioni di Francesco Gaetano Caltagirone hanno scosso il mercato, riflettendosi in Borsa. La decisione, presa nella sera del 13 gennaio, è motivata dall’imprenditore richiamando un quadro nel quale la sua persona sarebbe "palesemente osteggiata”. Date queste accuse, l'istituto di vigilanza sulle assicurazioni "segue con grande attenzione questa fase”
Fra i target del documento, che ha ricevuto il voto contrario di Caltagirone e quello favorevole di Pucci, spicca anche una crescita degli utili, stimata in una forchetta tra +6% e +8%. Per gli azionisti stimati dividendi cumulativi da 5,2 fino a 5,6 mld contro i 4,5 mld del piano precedente, identificando in Generali "un gruppo innovativo focalizzato sui clienti e sull’utilizzo dei dati"
Dalla Consob è stata richiesta un’integrazione delle informazioni essenziali tra le due parti, in modo tale da sintetizzare il contenuto delle clausole. Questa comunicazione fa riferimento a un numero maggiore di azioni rispetto alla data di stipula dell’accordo. Inoltre il Leone ha ottenuto l'autorizzazione preventiva all'acquisizione di una partecipazione nell’istituto assicurativo milanese
Dalla Consob è stata richiesta un’integrazione delle informazioni essenziali tra le due parti, in modo tale da sintetizzare il contenuto delle clausole. Questa comunicazione fa riferimento a un numero maggiore di azioni rispetto alla data di stipula dell’accordo. Inoltre il Leone ha ottenuto l'autorizzazione preventiva all'acquisizione di una partecipazione nell’istituto assicurativo milanese
L’imprenditore romano, socio con il 5,63% del Leone, strappa sull’operato dell’ad Donnet. Nonostante avesse firmato il bilancio in cda con gli altri consiglieri, non deposita le proprie azioni per l’assise dei soci che si tiene a Trieste. Dopo le tensioni degli scorsi mesi su Cattolica, Mediobanca e, recentemente, sull’operazione di acquisizione in Malesia, ora è scontro aperto
Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza e i nostri servizi. Continuando a navigare acconsenti al loro utilizzo.OkMaggiori informazioni
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.