Il prossimo 9 agosto le spiagge italiane apriranno con 2 ore di ritardo. A protestare, i balneari di Fipe Confcommercio e di Fiba Confesercenti. L'Ft ha ricordato le richieste di Bruxelles all'Italia di revocare 30mila concessioni balneari rimettendole a gara e la procedura di infrazione aperta dalla Commissione europea nel 2020
A sollecitare la Regione è Legacoop Romagna. "Di fronte a una situazione sempre più critica per l'immobilità del Governo", la Regione "valuti la possibilità di emanare le linee guida per le gare di assegnazione delle concessioni Balneari da parte dei Comuni", l'appello dell'organizzazione
Le scadenza è confermata al 31 dicembre 2023, e si prospetta "una gara per ogni spiaggia con regole diverse per ciascun Comune". L’associazione ha sollevato quindi preoccupazioni riguardo a questo scenario e ha richiesto "un incontro urgente con i parlamentari eletti nel territorio per definire un quadro normativo chiaro e rapido"
I rappresentanti regionali delle associazioni dei Balneari si ritengono soddisfatti del sostegno da parte della Regione. Durante l'incontro di oggi con il presidente della regione Bonaccini e l’assessore regionale per il turismo Corsini, hanno discusso delle decisioni future riguardanti la legge sulla concorrenza, delegando al governo successivo la scrittura del nuovo decreto
Dopo aver discusso in Senato le proprie proposte emendative del Governo relative a disposizioni sull'efficacia delle concessioni demaniali, è stata richiesta una rapida soluzione per tutelare gli imprenditori colpiti prima dalla pandemia e ora dall'inflazione. Inoltre il timore di una possibile scadenza delle concessioni, si parla del 2023, non permetterebbe investimenti
Certo, mancano ancora i decreti attuativi e un passaggio in Senato atteso nei prossimi giorni, forse già domani, e un cerrto margine di manovra per applicare modifiche e correttivi resta in teoria disponibile. Ma l'unanimità con la quale un Governo non sempre compatto, oggi, ha sottoscritto l'emen...
Dopo i segnali di ripartenza dei giorni scorsi, occorre risolvere la questione concessioni, per sostenere un comparto in estrema difficoltà. Gli operatori balneari sono infatti schiacciati tra la volontà di investire per adeguare l’offerta turistica e l’incertezza l’incertezza rispetto ai tempi entro i quali potranno recuperare i loro investimenti
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