Presentata ufficialmente la nuova giunta che accompagnerà le scelte del Sindaco di Parma Michele Guerra nei prossimi cinque anni. Vicesindaco sarà Lorenzo Lavagetto, il più votato della lista del Partito Democratico. Di Effetto Parma rimane Marco Bosi, già assessore nella giunta Pizzarotti. Esclusi a sorpresa i consiglieri eletti nella lista civica del sindaco
Lo scontro Salvini – Zaia massacra la Lega e il centrodestra in Veneto che, dopo Padova, perde pure a Verona. L’unico leghista a salvarsi è Fedriga. Bonaccini stravince invece in Emilia diventando l’uomo capace di parlare ai territori del Nord. In Lombardia il centrosinistra avanza vincendo di misura anche a Monza, ma pesa la sconfitta di Como
In questi anni l’economia e la società sono cambiate. Le imprese non hanno più bisogno di sentirsi dire che “piccolo è bello” ma che “si nasce piccoli per crescere”. E se il referendum per l’autonomia non ha portato a nulla, forse le esigenze del Nord devono tornare ad esprimersi attraverso un federalismo fattuale costruito su collaborazioni tra Lombardia, Veneto ed Emilia. I nuovi leghisti, se vogliono tornare a vincere, devono sforzarsi di andare oltre i populismi di Salvini e Zaia
I due candidati sostenuti dal sindaco di Venezia perdono rovinosamente sia a Padova che a Verona. Bonaccini aspetta di avere le vittorie sicure in tasca a Parma e Piacenza per lanciare forse la sua candidatura a leader nazionale. La crisi della Lega in Lombardia e l’impossibilità del Pd di competere vede il leader di Azione oscillare tra la Moratti e Carlo Cottarelli. Sono questi alcuni degli effetti collaterali del voto amministrativo di ieri
Zaia perde a Verona sconfitto da Salvini. Il leader della Lega viene umiliato a Padova da Zaia. L’unico vincitore certo è Bonaccini che riconquista sia Parma che Piacenza e torna così ad essere credibile come leader nazionale. In Lombardia la vittoria a Lodi rilancia il Pd, ma vincere nelle città non significa vincere in regione
Francesco Billi, candidato sindaco della lista civica "Per Billi Sindaco", ha sconfitto i candidati Marianna Tonellato, sostenuta dal centrosinistra, e il civico Filippo Turchi. Per Tonellato, ex-sindaca che si era presentata alla chiamata alle urne con la lista "Insieme per Castrocaro", non ci sarà quindi il bis. Alle urne ieri si è presentato il 55,95% degli aventi diritto
Il candidato vincitore è l'ex-sindaco, che rientra alla sede del Comune senza interruzioni per un nuovo mandato di 5 anni dopo la telefonata di congratulazioni dello sfidante Margutti. Il risultato finale è stato di 2.187 voti contro il 47,77% (2.000 voti) totalizzato dal concorrente. Tra i due candidati una forbice di 187 voti. L'affluenza alle urne era stata del 53,3%, in calo rispetto al 2017
Rispetta le aspettative Castelnuovo Rangone, dove Massimo Paradisi si è riconfermato sindaco a larga maggioranza. Il primo cittadino uscente si è infatti imposto con 3.607 voti contro i 1.364 ottenuti dal suo unico avversario, Alessandro Boni. Bassa l'affluenza alle urne, pari ad appena il 44,78% degli aventi diritto, anche se superiore all'elezione di 5 anni fa, in cui solo il 42% era andato alle urne
A Budrio la corsa per il Comune vede in prima posizione Debora Badiali, sostenuta da 5 liste del centrosinistra, che ha centrato l'obiettivo di ricollocare il Comune nella tradizione storica ’rossa’. Solo il 40% per il sindaco uscente Maurizio Mazzanti e con distacco seguono Claudio Arletti e Gualtiero Via. L'affluenza, in calo rispetto alle scorse amministrative, è stata del 53,23%
Domenica 12 giugno i cittadini di oltre 900 comuni sono chiamati al voto. Il politologo riflette sulle caratteristiche delle imminenti elezioni comunali: forte presenza sui social, uno spropositato numero di liste (solo a Verona saranno più di 600 i candidati consiglieri). E sul legame fra liste e partiti: "Solo in Italia le elezioni comunali sono così politicizzate"
A meno di tre settimane dal voto amministrativo la città capoluogo della Brianza si scalda. Nel centro brianzolo Dario Allevi mira alla riconferma con una solida coalizione Lega - Fi - FdI. A sfidarlo è Paolo Pilotto (Pd), consigliere d’opposizione, sostenuto da un centrosinistra che più ampio non si può (Pd, Azione, IV, Possibile, SI, Psi, Europa Verde più liste civiche di area)
Da una parte il centrodestra con Stefano Caldari, attuale assessore al turismo pronto a raccogliere l’eredità della prima cittadina uscente. Dall’altro lato, Daniela Angelini appoggiata da Pd e 5 stelle. Ma a fare rumore sono i due underdog delle amministrative riccionesi: Stefania Sinicropi, volto di riferimento del Partito 3V (Vaccini vogliamo la verità) e il dj veneziano Claudio Cecchetto
Ad avere il sostegno di Lega e Fdi è il campione paraolimpico. Il candidato Giuseppe Vignato ha l’appoggio del Pd e di tre civiche, tra cui la InMovimento del sindaco uscente Jacopo Massaro. Mentre l’attuale vicesindaca e assessora al Bilancio, Lucia Olivotto, corre con un’altra coalizione di sinistra. Sono quindi due le liste espressione della maggioranza uscente, e qualcuno al primo turno rischia di farsi male
Non si ricandida il sindaco uscente Landriscina, il centrodestra schiera il medico Giordano Molteni. A sfidarlo l'ex direttrice del Teatro sociale Barbara Minghetti candidata di Pd e civiche di centrosinistra. Nel campo progressista è presente un'altra donna, Adria Bartolich, appoggiata dalla civica Civitas e dai cinquestelle
Il centrosinistra punta a espugnare la roccaforte della Lega con Damiano Tommasi, ex centrocampista della Roma del terzo scudetto: avrà l'appoggio del Pd, del M5s e di Azione. Ma non dei renziani di Iv che sosterranno Flavio Tosi insieme a Fi. Terzo candidato è il sindaco uscente Federico Sboarina sostenuto dal Carroccio e da Fdi. I sondaggi danno avanti Sbaorina seguito subito dopo da Tommasi. Terza posizione per Tosi che non entrerebbe al ballottaggio
Due i nomi in corsa per la poltrona più alta di Palazzo Moroni: il sindaco uscente sostenuto dal centrosinistra, Giordani, in lotta per la riconferma, e l'imprenditore sostenuto dal centrodestra, Peghin. I sondaggi a un mese dalle votazioni danno Giordani come vincitore già al primo turno col 53,2%, ma Peghin appare comunque in rimonta al 40%. Sarà da vedere come evolverà la campagna elettorale nelle prossime settimane
Già sindaca di Colorno con i Dem, la Canova è l'ennesima fuoriuscita di un partito che non è ancora riuscito ad accordarsi su un nome per maggio. E che andrà alle urne a braccetto con la lista Effetto Parma di Pizzarotti. "Vado sola perché delusa", ha detto rivolgendosi a un Pd parmense che ha rifiutato le Primarie. "E punterò su ambiente, cultura e dialogo dal basso"
Il sindaco uscente correrà per la riconferma, ma non è ancora chiaro come sarà composta la coalizione che lo sosterrà: ci saranno i 5s? E il presidente di Padova Capitale Europea del Volontariato - che potrebbe scendere in campo - sarà un alleato o un rivale? Intanto il centrodestra non fa opposizione, vivacchia senza spunti e cerca un civico che piaccia a Salvini (con Zaia disinteressato)
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