Bisogna salire, e salire ancora, sulla strada che dalla costa conduce alle vette dell’Appennino, per giungere a questa trattoria che racconta, con passione, i tempi che furono. Li racconta però senza nostalgia né tristezza: li racconta con trasporto, in un luogo – una casa di mattoni e pietre del XVI secolo – che di per sé è già poesia.
Qui si viene per ristorare la mente, prima che il corpo (e le eleganti camere che La Campanara mette a disposizione sono perfette non solo per fermarsi per una notte ma per trascorrere un fine settimana): per godere del paesaggio, per passeggiare nei boschi, per scoprire scorci e vedute. E poi anche per il piacere di sedersi alla tavola di Alessandra Bazzocchi e Roberto Casamenti (questi i nomi della coppia che gestisce questo luogo magico). Anche qui l’esperienza non potrebbe esser più straniante: ciò che si mangia è davvero ‘unico’ nel senso che non c’è omologazione, non ci sono ingredienti di moda che arrivano dall’altra parte del mondo (e che tutti i cuochi più à la page si sentono in dovere di usare), non c’è alcunché che non sia di ‘qui’: dell’orto dietro casa, dei prati che si stendono tutt’intorno e dei boschi che circondano la vallata. Questa è la cucina del ‘futuro’: vera e davvero sostenibile.
I piatti, che variano giorno per giorno, si muovono da un indimenticabile tortello ‘sulla lastra’ (ovvero cotto su pietra arenaria) a uno squisito spezzatino di Mora romagnola, passando per gli gnocchi di patate di montagna, per la trippa e terminando con l’immancabile raviggiolo (formaggio a latte crudo). La carta dei vini non è ampia ma offre comunque la possibilità di bere bene. Il servizio è di gran calore familiare. Il conto difficilmente supera i 45 euro.
Via Borgo Pianetto, 24 – Galeata (FC)
Tel. 0543981561
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