Un podere restaurato con gusto, circondato dalla campagna, con uno spazio verde esterno destinato ai tavoli nella bella stagione dove poter godere di una brezza ristoratrice. Le sale all’interno respirano aria di composta rusticità e prendono colore e senso di familiarità grazie alle mitiche affettatrici rosse, ai vasi di sottoli e giardiniere posizionati ad arte. Questo è il regno di Simone Strinati, ai fornelli, e della moglie Daniela Bertozzi, in sala e in cantina, coppia nella vita così come nel lavoro, vissuto con entusiasmo, carattere e passione.
La cucina riesce a valorizzare i sapori del territorio attraverso piatti ben fatti che muovono da ingredienti lavorati con sapienza: i panciuti Tortelli di zucca hanno pasta vibrante e ripieno dal gusto intenso e i Tagliolini con pasta di salame, cipolla di Tropea e pomodorini secchi prendono vita grazie a una sfoglia nerboruta, fatta di soli rossi d’uovo. Ma sa anche muoversi con piacevolezza, sempre assecondando lo scorrere delle stagioni, su versanti contemporanei e di mare, disgiunti dunque dalla tipicità. Ne è esempio la fresca verve dell’Insalatina novella 2013 con gamberi rosa, scampo e totanetti leggermente scottati, emulsione agli agrumi e ginger.
Ogni pietanza in carta, merito degli studi qualificati di Daniela, prevede la possibilità intrigante di un abbinamento a un sake. Ma chi non sa rinunciare al vino, in primis alle effervescenze, troverà bolle, anche d’Oltralpe, per il suo bicchiere. Servizio informale. Conto sui 40 euro.