Gianmarco Casadei, oste e cuoco, forte dei suoi appena 33 anni è già capace di raccontare ai giovani romagnoli, e non solo, i sapori e i profumi della tradizione più vera. Questa piccola osteria nell’Appennino Romagnolo è difatti diventata meta di culto per gli amanti della tradizione più spinta. Qui la Tagliatella la troverete sia nella versione più tradizionale che in quella più contemporanea, con le rigaglie di pollo. Pollo che, nella sua parte più nobile, viene riproposto alla cacciatora, ricordando la chiusura circolare della cucina contadina delle nonne, dove non si butta via nulla e ogni materia viene santificata, come in un giorno di festa.
Qui tutto è attenzione ai ricordi e alle tradizioni. La splendida Giardiniera, che potete portarvi anche a casa in barattolo, fino alla scelta dalla piccola carta ristretta di vini di Romagna, anch’essa concepita con approccio domestico: non stupitevi, dunque, se vi porteranno a tavola un cavatappi e il vino ve lo sceglierete voi, direttamente dalla credenza. Tutto qui è un tripudio di locale, autentico e verace. Pollame, selvaggina, formaggi e salumi dei dintorni, e farine dal molino di bivio Montegelli e perfino le verdure locali sono proposte e preparate come Dio comanda. Gestualità, sapori antichi e pure un briciolo di anarchia, tirata fuori dai ricordi d’infanzia, et voilà il trucco della longevità e dell’attualità di un posto che non vi lascerà per nulla indifferenti. Così anche il servizio, celere e gentile, e il conto, sui 50 euro, per qualche scampolo di felicità in terra di Romagna.