Nel cuore della città di Parma, non lontano da Piazza Garibaldi, c’è il ristorante Parizzi di proprietà dell’omonima famiglia che, da tre generazioni, porta avanti questa insegna le cui mura risalgono nientemeno che al 1600. Alla guida della brigata di cucina c’è lo chef patron Marco Parizzi il quale, forte di esperienze nazionali e internazionali, si esprime in una cucina classica con abbinamenti riusciti di sapori e consistenze.
Lo dimostrano i conchiglioni ripieni di amatriciana, guanciale e pecorino, che fanno di una ricetta regionale il pretesto per osare in termini di formato di pasta e condimento, leggermente destrutturato. Le portate spaziano tra terra e mare senza dimenticare le interessanti interpretazioni di quelli che sono i piatti della tradizione parmigiana.
Così, in perfetto equilibrio aromatico sono i tortelli ripieni d’erbetta e la punta di vitello al forno rivista con cialda di parmigiano, piacevole gioco di consistenze tra la morbidezza della carne e la croccantezza della cialda. Accoglie gli avventori una sala elegante ed essenziale, che permette di essere divisa in piccole salette, grazie a strategiche pareti mobili.
La carta dei vini è ampia e all’altezza del ristorante, curata dalla moglie di Marco, Cristina, che è sommelier e attenta padrona di casa. I piatti si lasciano gustare attraverso due menù degustazione, da 75 e 80 euro, oppure c’è il menù alla carta, ad un prezzo di circa 70 euro a persona. È possibile, volendo, prolungare l’esperienza e cenare, senza sovrapprezzo, nelle stanze ai piani superiori.