Incastonata tra le spesse mura del Forte di Rubiera, l’Osteria del Viandante è un luogo di estremo e antico fascino. La sapiente ristrutturazione effettuata dalla nuova gestione ha infatti restituito a questo luogo tutta la bellezza dei fasti che furono, ripristinando gli antichi pavimenti in cotto e le pareti decorate da splendidi soggetti floreali. Il tutto è stato ulteriormente impreziosito con un arredo elegante e di gran gusto, fatto di mobili d’epoca, argenteria e piatti di porcellana. Non appena ci si addentra in questo luogo, la sensazione è quella di immergersi in un altro tempo, guadagnandone istantaneamente in termini di serenità e benessere mentale. Merito anche dello staff, guidato dal giovane maître portoghese André Joao Cunha Fiaes, di grande puntualità e gentilezza. A riportarci al presente è la cucina dello chef Jacopo Malpeli, che rilegge in modo brillante alcuni classici della cucina emiliana e vi affianca proposte decisamente più contemporanee. Nel menù compaiono così piatti iconici come il Savarin di riso proposto alla maniera classica della Trattoria Cantarelli e ammirevoli ideazioni dei nostri giorni come i Ravioli d’astice, brace e mandorle. Tra i protagonisti assoluti ci sono naturalmente i salumi della zona, ma anche il quinto quarto e la carne, proposta di diverse razze e tagli. Alla carta il costo dell’intera esperienza si assesta attorno ai 75 euro, ma è altresì possibile optare per due menù degustazione: quello vegetariano, a 70 euro, o il menù “Il Cammino del Viandante”, proposto a 100 euro.