Attraverso le sue controllate, lo Stato è pronto ad entrare con una quota attorno al 10% nella società torinese fondata dall'imprenditore Stefano Buono che lavora al primo mini reattore basato sulla fissione al 2031. Ma capitali e imprenditori italiani, a cominciare da Eni, guardano alla tecnologia che vuole riprodurre "la tecnologia delle stelle"
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