Un turbine di profumi, sapori e tradizioni quello delle Fabbriche del Gusto che apriranno i battenti in Emilia-Romagna per l’edizione autunnale 2024 di WeFood. Il 2 e 3 novembre la regione mostrerà il suo inestimabile patrimonio enogastronomico, riconosciuto in tutto il mondo per la sua eccellenza e varietà con i suoi ben 44 prodotti Dop e Igp a testimoniare la qualità e l’unicità delle sue produzioni Made in Italy. Protagoniste in particolare le province di Modena e Piacenza.
Il viaggio sensoriale inizia nel cuore della tradizione modenese, dove l’arte dell’aceto balsamico regna sovrana. L’Acetaia Giusti, custode di una storia che affonda le radici nel lontano 1605, aprirà le porte del suo tempio del gusto. Qui, i visitatori potranno intraprendere un percorso olfattivo e gustativo unico, esplorando le sfumature di un prodotto che è diventato simbolo dell’eccellenza italiana. A pochi chilometri di distanza, l’Acetaia Malagoli Daniele a Castelfranco Emilia offrirà uno sguardo su una realtà più giovane ma non meno appassionata, dove tradizione e innovazione si fondono in un equilibrio perfetto.
Il nettare di Bacco trova la sua massima espressione nelle cantine della regione. La storica Giacobazzi Vini di Nonantola, pioniera del Lambrusco dal 1958, inviterà gli appassionati a scoprire come un vino frizzante abbia conquistato il mondo. A Guiglia, la giovane e dinamica TerraQuila accoglierà i visitatori in un contesto naturale incontaminato, dimostrando come il rispetto per l’ambiente possa tradursi in vini di carattere. L’Azienda Agricola Morena Pramarzoni completa il trittico enologico, offrendo un’immersione nei suoi 14 ettari di vigneti biologici, dove Trebbiano e Lambrusco danno vita a produzioni di eccellenza.
Per gli amanti dei formaggi, il Caseificio Rosola di Zocca di Verucchia rappresenta una tappa obbligata. Qui, l’arte casearia si fonde con l’innovazione, mantenendo intatta la tipicità dei prodotti che hanno reso celebre questa terra. Per gli spiriti più audaci, invece, si segnala Roteglia 1848 di Sassuolo, dove la produzione artigianale di liquori e infusi segue ricette tramandate da generazioni, in un perfetto connubio tra passato e presente.
La rivoluzione della birra artigianale trova la sua espressione nel White Dog Brewery di Guiglia. Questo birrificio agricolo, con il suo approccio all’utilizzo esclusivo di ingredienti naturali, incluso il malto d’orzo di propria produzione, rappresenta la nuova frontiera del settore. Un’esperienza a tutto tondo attende infine i visitatori de Il Viaggio, tra i pendii della val Trebbia nel piacentino. Questo progetto multiforme, che spazia dal relais al birrificio, dall’azienda agricola alla birreria, incarna lo spirito innovativo dell’imprenditoria emiliana, unendo gusto e responsabilità sociale.