Tra il 2016 e il 2020 le retribuzioni del lavoro dipendente nel capoluogo e in provincia hanno perso in media il 5,8% in termini reali. Molto male, poi, donne (-6,6%) e U-35 (-9%), mentre il boom di precariato e part-time risparmia solo il 'biomedicale'. E all'orizzonte si aggiungono il caro affitti, l'aumento del costo della vita e un'inflazione in crescita
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