La società attiva nella produzione di componentistica auto ha ribadito la volontà di chiudere lo stabilimento nel corso del tavolo indetto oggi con la Regione, la Città Metropolitana di Bologna, il Comune di Crevalcore e i sindacati. Bonaccini, che ora guarda al confronto a livello nazionale previsto per il prossimo 3 ottobre a Roma: “Abbiamo chiesto all’azienda di presentarsi con il ritiro della cessata attività e una proposta di reindustrializzazione con una soluzione occupazionale per tutti i dipendenti”. Ficco (Uilm): “Crevalcore non sarà l’ultima vittima della mobilità elettrica. Continueremo con azioni che coinvolgono tutti i lavoratori Marelli in Italia”
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