Per quanto riguarda la provincia di Vicenza, il comparto aggregato che sviluppa il maggiore fatturato per il 2019 è quello della meccanica e soprattutto la produzione in metallo: sono entrate nella classifica ben 281 imprese con un fatturato consolidato di 9,10 miliardi. Al secondo posto con 91 imprese troviamo il sistema del tessile e della moda con un giro d’affari nel 2019 di quasi 5,3 miliardi. Nella classifica al terzo posto si trova il commercio al dettaglio e di autoveicoli con 34 imprese e un fatturato aggregato di 2,61 miliardi.
Si trova poi il comparto della carta e della stampa con all’attivo 23 imprese e un fatturato di quasi 2,4 miliardi, il settore dell’elettrico ed elettronico si posiziona al quinto posto con le sue 62 aziende e un giro d’affari di 2,31 miliardi. Infine chiude la lista dei principali settori della provincia di Vicenza il commercio all’ingrosso, uno dei più numerosi con ben 109 aziende e un fatturato aggregato di 2,10 miliardi.
Guardando ai dati 2020 di Vicenza, pur avendo registrato un calo di fatturato significativo, non si è realizzato il crollo temuto. Sulle 875 imprese su 1.000 di cui a ottobre è stato possibile consultare il bilancio 2020, il calo di fatturato è stato davvero minimo: da 31,45 a 29,22 miliardi, una riduzione di poco più di 2 miliardi. Tra le varie aziende selezionate soltanto il comparto dell’alimentare e bevande e il commercio all’ingrosso hanno visto una crescita nel 2020, tengono anche commercio all’ingrosso e costruzioni. Guardando ai risultati disaggregati 248 imprese, il 28% del totale, ha avuto uno slancio nel 2020 di ben 1,20 miliardi crescendo del 14%. Mentre il resto delle 627 ha visto una riduzione del 15% di oltre 3,4 miliardi. Nel complesso la riduzione è stata nel 7,10%.
Ma il dato più interessante, almeno per queste 1.000 best, è che l’ebitda complessivo è leggermente incrementato passando dai 3,23 miliardi del 2019 a 3,45 miliardi nel 2020 attestandosi a circa un 11,08% medio (+0,08%). Cassa integrazione e miglioramento dell’efficienza hanno permesso di contenere i costi e questo ha fatto sì che le migliori aziende della provincia di Vicenza superassero brillantemente l’anno della pandemia, imboccando la strada della ripartenza nel 2021.
Dalla ricerca è inoltre emerso il fatto che ad accusare maggiormente i colpi del periodo di discontinuità sono state le imprese di minori dimensioni, meno stabili e con mercati più ristretti. Guardando i dati sulle flessioni di fatturato tra il 2019 e il 2020 si è notato che la diminuzione maggiore l’hanno avuta le aziende più piccole con un fatturato al di sotto dei 10 milioni, sono passate da 2,73 miliardi a 2,49 miliardi con un calo del 8,68%. Le aziende con un giro d’affari già maggiore compreso tra i 50 e i 10 milioni hanno avuto una flessione dell’7,40%, passando da 7,65 miliardi a 7,08 miliardi. Le 96 imprese comprese tra i 200 e i 50 milioni hanno avuto una riduzione dell’8,70% ma la riduzione minore, del 5,48%, è stata per quelle 23 grandi aziende con il fatturato oltre i 200 milioni, passando da 12,50 miliardi a 11,81 miliardi.