Tenuta Saiano, il progetto agricolo della famiglia Maggioli, nasce nel 2003 su un terreno di circa 100 ettari all’ombra della rocca di Montebello, a Poggio Torriana. Sin dagli esordi l’azienda agricola ha sposato un metodo agronomico basato sul rispetto della biodiversità e della natura. L’insieme, dove convivono vite e ulivo, erbe aromatiche e antichi alberi da frutto, orti coltivati senza chimica di sintesi e animali allevati semibradi, è un organismo complesso e interdipendente: il letame degli animali insieme a zolfo e rame sono gli unici ingredienti, oltre al sovescio, usati per le vigne (varietà autoctone come il Sangiovese, il Grechetto Gentile e piccole parcelle di Trebbiano di Romagna e Pagadebit) che affondano le radici in terreni composti da argille, rupi arenitiche e affioramenti di gesso selenitico.

Un suolo che consente di non irrigare nemmeno in estate e che si traduce in vini materici, verticali e minerali. Sono fatte a mano: potatura, raccolta e selezione delle uve che in cantina fermentano spontaneamente senza uso di lieviti selezionati. Niente additivi, tecniche invasive, chiarificazioni e filtrazioni. Tutto ciò si ritrova in “AMA”, nuova visione della “Rebola” (Grechetto Gentile), vinificata in “quevri” (tipica anfora georgiana in terracotta) interrata, dove fermenta spontaneamente e affina poi a contatto con le proprie bucce per circa sette mesi, prima di riposare in bottiglia. Colore ambrato, naso con fiori di acacia e note erbacee che accompagnano un sorso materico e minerale dai tannini vivaci.