Nel pieno centro cittadino, in una defilata ma affascinante piazzetta con i muri delle case tutti affrescati da magnifiche immagini di animali e vegetali più o meno reali (opera che il maestro Gino Pellegrini ha realizzato nel 1980), si trova questa spigliata e moderna trattoria, gestita con passione da Vito Bicocchi, insieme a suo nipote Lorenzo, ai fornelli.

L’atmosfera di bella convivialità che si respira è il degno biglietto da visita di una cucina tradizionale ma preparata con intelligenza e mano leggera. Il segreto – se
di ‘segreto’ si può parlare – è tutto nella scelta delle materie prime: gli ingredienti
– infatti – sono di qualità e ben selezionati, secondo rigidi principi di stagionalità.
Il cuoco lavora di fino: le cotture sono millimetriche, i grassi e i condimenti non
sono mai eccessivi, e gli scarti sono lodevolmente ridotti al minimo, in rispetto dell’ambiente. La carta, un vero paradiso per i golosi, racconta di gustosi flan di cavolo nero con fonduta di Gorgonzola, di speck d’anatra affumicato in casa con insalata di indivia e arance caramellate, di gnudi di zucca con culaccia e crema di spinaci, di tagliolini verdi all’ortica con ragù di faraona, di guancia di vitellone brasata con polenta. Ottimi anche i dolci, realizzati con cura.

La selezione dei vini non è ampia ma raccoglie comunque un discreto numero di etichette, non solo regionali, offerte a prezzi corretti. Il servizio è disponibile e sorridente. Bellissimo, nella bella stagione, mangiare all’aperto, circondati dai ‘murales’ di Gino Pellegrini. Il conto, assai onesto, supera di poco i 50 euro.