La fusione della multinazionale del packaging, controllata al 55% dalla famiglia Vacchi, con la statunitense ProMach è stata al centro di un incontro tra i sindacati e i vertici dell’azienda bolognese che si è tenuto ieri. “Nell’operazione rientra anche un tema di relazioni sindacali”, ha commentato Marco Colli della Fiom Cgil all’Ansa. “Ma sarebbe bello esportare il modello emiliano-romagnolo in America”. Il progetto di un'alleanza con il colosso statunitense ha preso slancio con l'acquisizione, conclusa a gennaio, del 45% di Ima da parte del fondo americano Bdt & Msd Partners, che già detiene il 50% di ProMach. Dall’unione nascerebbe un gruppo da 5 mld
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