C’è un motivo per cui questo spigliato e informale locale, nel centro della città, si chiama come l’omonima pellicola di Dino Riso, del 1961. E se alle pareti sono appesi innumerevoli manifesti di celebri film italiani. È stato proprio qui, in queste salette – allora bar Tripoli – che nel 1943 Luchino Visconti diresse il suo primo lungometraggio Ossessione, nonché primo capolavoro della scuola neorealista. Questo luogo è quindi una sorta di ‘santuario’ per coloro che amano il grande cinema: e gli attuali proprietari, con consapevolezza, lo hanno fatto rivivere con passione e amore.
Qui la cucina non propone astrusi piatti preparati con ingredienti provenienti dall’altra parte del mondo: piuttosto, con dedizione, ogni giorno seleziona la migliore materia prima per pietanze che raccontano il bello e il buono della gastronomia italiana. Piatti lineari, quindi: centrati sui gusti e ispirati tanto alla tradizione ferrarese quanto a quelle – altrettanto ricche – di altre parti della nostra Penisola. Se, per esempio, i cappellacci di zucca (accompagnati da ragù o da burro e salvia, a seconda dei desideri dell’ospite) sono un tributo alle ‘terre basse’, molto più mediterranee appaiono le polpettine di alici o la zuppa di lenticchie e capperi. Al momento dei secondi si può andare in Sicilia, sullo stretto di Scilla e Cariddi, con degli involtini di pesce spada o rimanere coi piedi ben piantati in terra con un profumato maialino cotto ai carboni. Ottimi anche i dolci, di fattura casalinga.
La carta dei vini non è ampia ma permette comunque un buon ventaglio di scelta. Il conto si attesta intorno ai 40 euro.
Via Saraceno, 118 – Ferrara
Tel. 0532790289
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Turno di chiusura: lunedì; martedì; mercoledì a pranzo – Ferie: variabili