C’è un luogo, all’ombra delle Due Torri, dove alberga la cucina di casa dell’alta borghesia bolognese. Potrebbe sembrare fermo nel tempo, eppure il suo scorrere è impresso, anzi immortalato, in ogni dove sulle pareti, impreziosite dalla bella boiserie, dove pochi sono i centimetri lasciati liberi tra una fotografia e l’altra. L’ambiente, intimo e famigliare, sfoggia volti e firme dei personaggi famosi che l’hanno frequentato, trovando qui pane e calore umano. È dal mondo dell’opera, del resto, che comincia la sua storia, con Francesco Grassilli, cantante lirico, che apre questa insegna nel 1944.
Dal 1998 è Jacques Durussel, in passato cuoco personale di Liz Taylor, a prenderne le redini per poi lasciarle al figlio Jean-David, tuttora al comando. L’accento francese sopravvive dunque, oltre che nell’onomastica, anche nell’impostazione, sebbene impastato con ingredienti e feticci bolognesi: per questo alla terrina di anatra al pepe verde, estratta dal «menu internazionale», si possono far seguire rugosissime tagliatelle al ragù (felicemente speziato) e tortellini in brodo, sapientemente preparato. Ottimo davvero il filetto alla Wellington (solo su prenotazione), o quello alla Rossini, eseguito comme il faut. Buone le cotolette, sia quella vestita alla moda petroniana sia la bolognese, con la mortadella al posto del prosciutto, così come la viennese, croccantissima. Splendida per chiudere la tarte tatin perfettamente caramellata.
In sala Luca Fantuzzi si comporta da oste consumato, dispensando ottimi consigli anche sul vino, di preferenza del territorio. Il prezzo si attesta di poco sotto i 50 euro.
Via dal Luzzo, 3 – Bologna
Tel. 051222961
www.ristorantegrassilli.weebly.com | [email protected]
Turno di chiusura: domenica – Ferie: variabili