Sugli Appennini bolognesi, lungo la valle del fiume Reno, sorgono numero- si castagneti, da sempre protagonisti della storia sociale e della cucina tradizionale di questo spicchio di Emilia che guarda verso la Toscana. Nella piccola località di Granaglione, grazie al recupero del seccatoio chiamato Il Caniccio, si realizza la trasformazione di queste castagne, dolci e di grosso calibro, in farina. Le castagne, una volta seccate, sono poi macinate al mulino di Randaragna (a poca distanza dal Caniccio). Con questa farina, si preparano i ‘necci’ (sorta di piadine sottili, cotte fra fogli di castagno, su testi arroventati), le frittelle dolci e, assieme a pinoli, uvetta sultanina e zucchero, l’imperdibile e golosissimo castagnaccio.
Associazione Castanicoltori Alta Valle del Reno
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