La pasta de La Molisana, il design di Veneta Cucina o di Minotti e l’hi-tech di Technoprobe, in grado di testare i microprocessori per le aziende di tutto il mondo. Ma anche la qualità dell’abbigliamento tecnico di Scarpa, le marmellate Rigoni di Asiago, i brand storici e in crescita come i Moon Boot di Tecnica Group e i gioielli di Morellato. Sono questi solo alcuni esempi di business molto diversi fra loro, ma che hanno in comune l’aver trascinato le aziende a registrare i migliori tassi di sviluppo del Paese, e a rientrare così nella classifica dei mille Champions del Made in Italy, elaborata per il quinto anno da L’Economia del Corriere della Sera con Italypost. Ad accumunare queste realtà è il loro essere primatisti di ricavi e di utili. Debiti? Pochi o quasi nulla. E tutte hanno fatto i conti prima con la pandemia e ora con la guerra, ma senza smettere di crescere. Nel 2021, infatti, queste aziende raggiungono in media una redditività industriale del 17,8% e un ritorno sul capitale del 14%. Parliamo di una manifattura che ha reagito meglio del resto del Vecchio Continente alla crisi sanitaria e che oggi, nonostante tutto, non smette di correre.
Nella classifica completa di questi nuovi Champions, disponibile in edicola gratis domani con un numero speciale de L’Economia del Corriere della Sera, saranno presenti nomi noti e altri meno famosi, del nostro tessuto imprenditoriale, da Nord a Sud della penisola. Pmi che da 20 milioni di ricavi arrivano a 500, un tetto che alcune di loro sfonderanno già nell’anno in corso. A riprova che, certo, la guerra fa paura, ma chi ha giocato le carte giuste sta già guardando più in là. Trascinando con sé anche il Pil della penisola.
Al punto che, secondo la proiezione del Centro Studi ItalyPost sulla base dei circa 200 bilanci 2021 già pubblicati, le mille società super performanti toccheranno i 90 miliardi di fatturato totali, con un ritorno sul capitale investito di quasi due punti percentuale superiore al 12,63% del 2020, anno nero del Covid.
Le loro storie spiegano che è possibile crescere anche in mezzo alle bufere. Come? Investendo su se stessi. O ancora, anticipando i mercati e non limitandosi a solcarli come acque tranquille e conosciute. Del resto, saper navigare in mezzo alle crisi è parte del loro modo di fare impresa. Ci riescono grazie a una solidità finanziaria costruita negli anni e che si basa anche su un costante investimento per il capitale umano e su strategie di sostenibilità che permeano tutta la filiera.
Ma oltre ad occupare lo speciale di domani, i Champions saranno protagonisti anche sul palco della Borsa di Milano dove simbolicamente verranno festeggiati lunedì 23 maggio, a partire dalle 10, e in diretta streaming su sito del Corriere. Nella mattinata condotta da Daniele Manca, vice direttore del Corriere della Sera, e Massimo Fracaro, responsabile editoriale de L’Economia. Interverranno il presidente di Rcs Mediagroup, Urbano Cairo, il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, insieme a Vittorio Colao, ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Fabrizio Testa, ceo di Borsa Italiana, Gianmario Verona, rettore dell’Università Bocconi, e Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild.
E ancora, le aziende partner dell’iniziativa, con Giampiero Maioli, responsabile del Crédit Agricole in Italia, Giovanni Brianza, amministratore delegato di Edison Next, Mario Corti, senior partner di Kpmg in Italia, e Ferrovie dello Stato. Sul palco a Palazzo Mezzanotte, naturalmente, spazio anche ai volti dei Campioni: Cristina Scocchia, amministratore delegato di Illy, Roberta Pizzocaro, presidente di Olon, Massimo Perotti, amministratore delegato di Sanlorenzo Yacht, e Anna Maria Ganassini, vice presidente di Istituto Ganassini.
Le prenotazioni per l’evento sono gratuite, fino a esaurimento posti, scrivendo all’indirizzo: [email protected].