Le piccole e medie imprese sono la risorsa del Veneto, c’è poco da aggiungere. È evidente dalla stragrande maggioranza di pmi tra le 1000 best performer di Treviso: su 981 imprese soltanto 22 superano i 200 milioni di fatturato. Ma sembra che la crescita sia bloccata e che manchi una vera identità regionale. L’incontro con i migliori imprenditori della provincia è l’occasione per risolvere questo rompicapo.
A salire sul palco del teatro comunale Mario del Monaco le aziende più performanti del trevigiano con un fatturato superiore ai 5 milioni e un ebitda di oltre il 3,27%. Sono state selezionate solo imprese sane, con un rating tra l’equilibrato e l’ottimo. La ricerca è stata stilata dal Centro Studi ItalyPost sulla base dei dati forniti da Aida Bureau Van Djick, poi il giornale VeneziePost ha censito le imprese e deciso di premiarle. L’aver chiuso gli esercizi in positivo e la dimostrazione di grande solidità finanziaria sono state le caratteristiche fondamentali che hanno permesso a queste top performer di resistere alle crisi e di riagganciare agilmente la ripresa.
Il premio, simbolico, vuole evidenziare il valore di queste aziende, la loro solidità e la loro crescita indipendentemente dalla loro dimensione. “Non conta se siete grandi o piccole”, ha detto il direttore e fondatore di VeneziePost, Filiberto Zovico. “Questo è soprattutto il Paese delle piccole e medie imprese, bisogna tenere le grandi assieme alle piccole. Le une senza le altre in Italia non hanno senso”.
Molte sono le sfide che le aziende devono affrontare, e con la recente ripresa economica altre stanno bussando alla porta. Per questo sono stati invitati a parlare i migliori manager di Treviso, per fare luce su come continuare a migliorare e a crescere. Tra ricambio generazionale, innovazione, prosecco e sostenibilità, sono intervenuti Diego Bolzonello, amministratore delegato di S.C.A.R.P.A., Antonella Candiotto, presidentessa di Galdi, Filippo Polegato, nuovo amministratore delegato di Astoria Vini, Luisella Altare, Regional Manager Nord Est Unicredit e Roberto Rizzo, presidente di Solidworld Group.
“Siamo ambasciatori del vino e del territorio” così afferma Filippo Polegato. L’obiettivo di Astoria è quello di offrire un servizio per difendere il valore dei prodotti territoriali. Verrà fatto aumentando le visite aziendali e integrando la logistica, che consentirà di abbassare di oltre il 40% il tempo di consegna. Per quanto riguarda l’ormai nota questione dell’identità del prosecco, l’ad: “Si è fatto poco per costruire una rete vera coesa, – come hanno fatto i francesi con lo champagne – è necessario unirsi per evitare che il prosecco sia scalzato da altri prodotti”.
Ma la provincia di Treviso non è solo il prosecco. Lo Sport System di Montebelluna e Asolo è un altro distretto fondamentale, ancora però non noto come le valley emiliane. Per Scarpa, la principale causa è la mancanza di personale tecnico. “Manca il collegamento tra scuola e azienda” spiega Diego Bolzonello, “e serve impegno da entrambe le parti”. Aspetto collegato alla sostenibilità sociale e alla responsabilità aziendale verso il territorio, tema molto caro all’azienda di Asolo.
Le aziende devono anche dare alle comunità per rendere attrattivi i territori. Ed è quello che sta facendo Galdi. Infatti, la nuova presidentessa Antonella Candiotto punta molto alle tematiche sociali, tra il nuovo polo innovativo Galdi Village, chiaro esempio di intelligenza emotiva e il suo impegno verso l’occupazione femminile nei settori STEM. “Ogni imprenditore può fare qualcosa. Bisogna far capire che queste materie non sono inarrivabili alle ragazze e aiutarle ad oltrepassare questi preconcetti”.
Piccole e medie imprese che si stanno impegnando per crescere, innovando e continuando investire. Ma un esempio particolarmente rilevante è quello di SolidWorld. Una vera fabbrica digitale che ha saputo crescere su più livelli passando dall’industria alla sanità: ha iniziato a stampare in 3d gli organi interni dei pazienti. Ma non solo, anche reshoring. Con il recente aumento del costo delle materie prime ha iniziato a stampare in 3d lotti di produzione destinati ad altre aziende. “C’è utilizzo di materiale, ma molto meno rispetto che la solita supply chain” ha spiegato il Roberto Rizzo. E in effetti, un conto è ordinare dei pezzi all’estero, uno è produrli in casa. Altro elemento di successo: la velocità.
Sugli altri possibili strumenti a supporto dell’impresa e dell’organizzazione dei processi interni si sono poi confrontati Riccardo Pavanato, amministratore delegato di Auxiell, Giuseppe Caldiera, direttore generale di Cuoa Business School dedicata alle piccole e medie imprese, Barbara Targa, practice leader di EXS, Davide Salmistraro, Italy country manager per Soldo ed Elia Turatti, business development manager di AzzurroDigitale.
Veneto ed attrattività territoriale: le tematiche dell’ultimo dialogo. L’assessore allo sviluppo economico ed energia della Regione Roberto Marcato e Stefano Micelli, docente di Economia e gestione delle imprese all’Università Ca’ Foscari di Venezia e presidente del Progetto Manifattura Milano, si sono confrontati sulle problematiche relative al territorio veneto: calo demografico e la mancanza di figure specialistiche. Ma anche: scarsi incentivi alla crescita dimensionale, il confronto con l’Emilia Romagna e l’identità regionale. “Come abbiamo visto, le nostre micro imprese hanno un altissimo livello innovativo e continuano a crescere. Quindi va bene fare autocritica, ma dobbiamo anche ammettere i nostri pregi”. Così ha concluso l’assessore Marcato. Prossimo passo sarà avvicinare l’università alle imprese.