Vittoria Brugnano, di origine calabrese, è stata condannata definitivamente a due anni di carcere. Secondo l'inchiesta la donna è la moglie di Antonio Vetere, ritenuto "un fiancheggiatore" di spicco della cosca Grande Aracri. La Procura Generale della Corte d'Appello ha emesso un decreto di confisca per una villa di pregio, un fondo pensione e l'esercizio pubblico da lei gestito
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