Si conclude l'indagine «Black fog» condotta dalla Guardia di Finanza, iniziata a Bologna nel 2018. Il denaro «sporco», riconducibile agli affari della cosca di ‘ndrangheta degli Iamonte, è stato reinvestito nel Nord Italia e soprattutto all’estero. Smascherata la gestione occulta da parte dell'indagato, un 52enne, e dei complici di due centrali idroelettriche in Romania
I contenuti di VeneziePost sono a pagamento.
Per visualizzare questo articolo e tutti i nostri contenuti scegli tra queste opzioni
Per visualizzare questo articolo e tutti i nostri contenuti scegli tra queste opzioni