Il Carnevale più famoso d’Italia c’è ma è zoppicante, con una preponderanza di visitatori pendolari che contribuiscono meno all’impatto sull’economia della città. È il caso degli alberghi, che sono “tutt’altro che pieni”, come dichiara il presidente dell’Ava, e possono puntare al massimo a un tasso di occupazione del 70% nei weekend. Si punta sulle iniziative culturali, con le proposte del teatro la Fenice e le aperture serali dei principali musei
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